EVENTI 2019
EVENTI 2018
EVENTI
DAL 2016 AL 2011
CAPO
SOUNIO
Si
informa che domenica 14 febbraio alle ore 11, presso il monumento che
ricorda l’affondamento della motonave Oria con 4100 militari
a
bordo, sulla litoranea a pochi km da Capo Sounio, si terra’
un
breve cerimonia, alla quale partecipera’ anche
l’Ambasciatore d’Italia oltre lo scrivente ed una
rappresentanza da parte di questa Ambasciata.
Col.
Pil. Antonio ALBANESE
EMBASSY
OF ITALY
Office
of the Defence Attaché
for
Greece and Cyprus
Odos
Sekeri, 2 10674 ATHENS - Greece
E-mail:
difeitalia.atene@smd.difesa.it
Tel.:
+30 210.3613747
Fax:
+30 210.3617212
Mob.:+30
693.7086415
|
|
|
|
|
|
CEFALONIA 9 OTTOBRE
A
CEFALONIA l’Addetto per la Difesa dell’Ambasciata
d’Italia in Atene, Col. Antonio Albanese, ha predisposto per
venerdì 9 ottobre la Cerimonia commemorativa del 72°
Anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui.
Il programma
della giornata prevede:
- alle 10:30
deposizione delle corone d’alloro al Monumento Ellenico alla
Resistenza nazionale
- alle 10:45
trasferimento
al Monumento ai Caduti della Divisione Acqui con deposizione corone
d’alloro e preghiera officiata dal Padre Simonel Boanchish.
- alle 11:15
trasferimento alla Fossa con deposizione fiori
Durante la
Cerimonia al
Monumento italiano verrà letto il discorso inviato dalla
Presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui,
Prof.ssa
Graziella Bettini
|
SABATO 3 OTTOBRE: LA PREMIAZIONE
DI “RICORDARE CEFALONIA,
PROGETTARE LA
PACE”
Si
svolgerà sabato 3 ottobre 2015 a Bergamo
–
nell’ambito dell’annuale commemorazione della
sezione di
Bergamo dell’Associazione Superstiti Reduci e Famiglie dei
Caduti
della Divisione Acqui – la premiazione ufficiale delle scuole
risultate meritevoli del riconoscimento nell’ambito
dell’iniziativa “Ricordare Cefalonia, Progettare la
Pace”. Questo il programma, predisposto
dall’Associazione,
presieduta da Daniella Ghilardini, nipote di don Luigi Ghilardini, il
compianto cappellano, superstite del massacro della Divisione Acqui a
Cefalonia (1943).
ore 9.15 Ritrovo presso il Parco
della Rocca di Città Alta.
ore
9.30 Onore ai Caduti e deposizione Corona al Monumento dedicato alla
“Divisione Acqui”.
ore 10.00
Santa Messa in S. Alessandro Martire in Cattedrale, Città
Alta.
ore
11.00 Presso
l’ Aula Didattica, Palazzo del Podestà, Piazza
Vecchia,
sempre in Città Alta: Saluto della Presidente
dell’Associazione sezione di Bergamo. Cerimonia di
premiazione ai
vincitori del concorso rivolto a tutte le scuole italiane:
“Ricordare Cefalonia, progettare la Pace”.
L’iniziativa, come noto, ruotava attorno al pensiero
“Il
mondo non ha bisogno di guerre, ma di pace, lavoro,
libertà”, espresso da Battista Alborghetti,
anch’egli superstite della “Acqui”, in
memoria del
quale è stata lanciata l’attività
rivolta alle
scuole.
Ripubblichiamo
l’elenco degli istituti scolastici che sono stati selezionati
per
i riconoscimenti di “Ricordare Cefalonia, Progettare la
Pace”.
PREMIATI
SCUOLA
PRIMARIA “ROSA” , CARENNO, LC
SCUOLA
PRIMARIA , VERTOVA , BG
SCUOLA
MARTIRI CEFALONIA, FAENZA, RA
RICONOSCIMENTI
SPECIALI
ICS
CASTELNUOVO DEL GARDA – VERONA
SAPIS
– SCUOLA INFANZIA ARCOBALENO –
APRILIA LT
ICS
PRUDENZANO – MANDURIA – TA
SCUOLA
PRIMARIA DUCA D’AOSTA – BARI PALESE
ISTITUTO
SUPERIORE FERMI – LICATA – AG
LICEO SACRO
CUORE – ROMA
ICS SANZIO
– MERCATINO CONCA – PU
SCUOLA
PRIMARIA, FOIANO VALFORTORE, ICS S.MARCO DEI CAVOTI – BN
CLASSE II A
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “GUARASCI”, CON
FRANCESCO ALTOMARE, ROGLIANO – CS
|
SEZIONE
BOLOGNA FERRARA MODENA
Presidente
Orazio Pavignani – Via Chiesa 37 – 40010 Sala
Bolognese (Bo) cell. 3355621479 e-mail
orazio21@alice.it
|
DOMENICA 18 OTTOBRE 2015
PIAZZA MAGGIORE
BOLOGNA
Come
ogni anno avrà luogo a Bologna la commemorazione in ricordo
dei
caduti della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù.
La memoria
che meritano i
nostri sodati, quelli caduti e quelli internati che componevano
l’eroica Divisione Acqui, deve essere mantenuta viva quale
minimo
premio per il contributo di sangue e sofferenza da loro pagato per la
costruzione di un paese libero e democratico, ma soprattutto per un
mondo di Pace.
Come presidente di questa Sezione Vi invito a partecipare.
Il
programma della manifestazione sarà il seguente:
Ore 9,00 ritrovo davanti alla lapide dell’ingresso di Sala
Borsa
in piazza Nettuno (si prega di essere puntuali)
Ore
9,15 deposizione della corona davanti alla lapide di sala Borsa;
Ore
9,20 deposizione della corona in via Caduti di Cefalonia e conseguente
raccoglimento;
Ore 10,00 SS. Messa in suffragio dei nostri caduti nella Basilica di S.
Petronio;
Ore 11,00 Assemblea Elettiva nella sede dell’Aned in via dei
Pignattari 1;
Ore 12.30 pranzo sociale presso il ristorante “La
Mela” in via De Fusari 5.
Si
prega dare conferma per il pranzo entro e non oltre il 14 ottobre 2015.
Chiunque
voglia essere con noi sarà il benvenuto
Il presidente della Sezione
Orazio Pavignani
|
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIVISIONE
“ACQUI”
Associazione
Superstiti Reduci Famiglie Caduti Divisione ACQUI
“Fedele
al suo retaggio di onore e di gloria si è silenziosamente
immolata a Cefalonia e Corfù”
SEZIONE
BERGAMO
Presidente
Daniella Ghilardini Via Cereti 5 24029 Vertova (BG) tel. 035713217
cell. 3334747696
e-mail
daniellaghila@yahoo.it
72°
Anniversario dell' Eccidio della Divisione Acqui
nelle isole di Cefalonia e Corfù
L’Associazione
Nazionale “Divisione Acqui” – sezione di
Bergamo
Ha
il piacere di invitare la S.V.
alla commemorazione del
72°Anniversario
dell’Eccidio
della Divisione Acqui
avvenuto
nel Settembre 1943
nelle isole ioniche di
Cefalonia e Corfù.
La
cerimonia si svolgerà Sabato 03 ottobre
2015
Secondo
il seguente programma:
La Presidente della Sezione
Daniella Ghilardini
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cari amici,
il
5 settembre prossimo il Museo di Montefiorino e il Parco
Santa Giulia organizzano una giornata sul tema della memoria della
resistenza.
Sarà una occasione per vedere
il nuovo allestimento del
museo, per riflettere insieme sul bilancio delle celebrazioni del
70° e per
rinsaldare il coordinamento dei luoghi di memoria italiani sulla
seconda guerra
mondiale.
In attesa della locandina
ufficiale vi anticipo una bozza
del programma:
Sabato 5 SETTEMBRE
Montefiorino,
Rocca Medievale:
Ore
9.30: Saluti delle autorità
Ore
10.00: Seminario di bilancio sul 70° della resistenza.
Intervengono: Carlo Gentile,
Gianni Oliva, Paolo Pezzino,
Claudio Silingardi
Ore
12.00: visita guidata per ospiti e operatori
Monchio,
Parco della Resistenza di Monte S.Giulia:
Ore 15.00: incontro del
coordinamento nazionale dei luoghi
di memoria “Paesaggi della Memoria”, in cui
ciascuno potrà esporre quanto fatto
per il settantesimo e i programmi futuri
|
|
Nel Comune di Pratica durante la
tradizionale
Festa dell'Emigrante, il 18 agosto avverrà la presentazione
del
libro di Pierino Montini "Là dove respira l'anima"
all'interno
del quale viene narrata la storia di uno zio dell'autore, soldato a
Cefalonia. (ndr)
L'invito |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Grazie
all'impegno di Celestino Balacco è stato possibile attuare
il
rimpatrio di un'altro caduto dalla Polonia. Si tratta di:
ILLUZZI PAOLO, NATO IL 18 SETTEMBRE 1924 A GIOVINAZZO (BARI) - SOLDATO
DEL 18° REGGIMENTO FANTERIA ACQUI - DECEDUTO A
ZGORZELEC/GÖRLITZ (VOIVODATO DELLA BASSA SLESIA) IL 21 MAGGIO
1944
- SEPOLTO A BIELENY/VARSAVIA (POLONIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO
D'ONORE
Celestino, dopo il rimpatrio del nonno (De Cesare Giovanni), si
è dedicato alla ricerca e all'aiuto dei parenti dei caduti
di
Giovinazzo (Bari), fornendo loro assistenza per l'attuazione del
rimpatrio. Per il Caduto Illuzzi ha curato anche la pratica per
l'assegnazione della Medaglia d'Onore che è stata consegnata
ai
famigliari il 2 giugno 2014.
Grazie Celestino!
|
|
PIAZZA MAGGIORE BOLOGNA
Come
ogni anno avrà luogo a Bologna la commemorazione in ricordo
dei
caduti della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù.
La memoria che meritano i nostri sodati, quelli caduti e quelli
internati che componevano l’eroica Divisione Acqui, deve
essere
mantenuta viva quale minimo premio per il contributo di sangue e
sofferenza da loro pagato per la costruzione di un paese libero e
democratico, ma soprattutto per un mondo di Pace.
Come
presidente di questa associazione La invito a partecipare al nostro
raduno con il Vostro Gonfalone.
Il
programma della manifestazione sarà il seguente:
a)
Ore
9,00 ritrovo davanti alla lapide dell’ ingresso di Sala Borsa
in
piazza Nettuno (si prega di essere puntuali)
b)
Ore 9,15 deposizione della corona davanti alla lapide di sala Borsa
d)
Ore 10,00 SS. Messa in suffragio dei nostri caduti
e)
Ore 11,00 Assemblea Elettiva nella sede dell’Aned in via dei
Pignattari 1
f)
Ore 12.30 pranzo sociale presso il ristorante “La
Mela” in via De Fusari 5.
Si prega dare
conferma per il pranzo entro e non oltre il 20 ottobre 2014.
Chiunque
voglia essere con noi sarà il benvenuto
|
Da venerdì
17 a domenica 19 ottobre 2014, in occasione del:
- Bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri
(CC);
- Centenario della nascita del S. Ten. dei CC M.O. al Valor
Militare Orazio Petruccelli,
si terrà, nella città di Potenza, la Mostra
filatelica "Potenza 2014".
Mi è gradito informare che parteciperò all'evento
con la mia collezione di Storia Postale Militare
"La Divisione Acqui e la Posta (1940-1943)".
La manifestazione è organizzata dal Presidente
della Associazione Filatelico-Culturale
"Isabella Morra", Rag. Umberto SAVOIA
Il Presidente Savoia opera nel settore della filatelia sin dal 1987, ed
ha organizato numerosi eventi anche federali.
Nell'anno 2013 è stato iscritto nell'Albo d'Onore dei
Presidenti di Società Filateliche Italiane.
|
|
|
|
|
IL 14 AGOSTO 2014
A SOLIGNANO DI CASTELVETRO (MO)
IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTELVETRO
SARÀ
INAUGURATA LA MOSTRA DAL TITOLO:
LA RESISTENZA ITALIANA
OLTRE I CONFINI
La mostra presenta la vicenda della Divisione
Acqui nelle isole di Cefalonia e Corfù nel settembre 1943 e
quello che fu il primo atto di resistenza armata contro l'esercito
tedesco dopo l'8 settembre.
Nella mostra Curata da Orazio Pavignani, presidente interprovinciale
della sezione di Bologna, Ferrara e Modena dell'Associazione Nazionale
Divisione Acqui, è presente una sezione dedicata al
contributo, in
termini di uomini, dato alla vicenda dalla provincia di
Modena. Tra
gli oltre seicento nominativi modenesi spicca il nome del
Soglianese
DANTE
CUOGHI
"AL' CÉN" del quale, il riquadro di un
pannello, documenta il percorso bellico. Negli elenchi sono
poi riportati i nomi dei
concittadini: Mesini Giancarlo e Gibellini Giuseppe (reduci morti dopo
il loro rientro patria); Chiletti Ottavio e Colombini Gino (caduti)
LA MOSTRA ALLESTITA AL PIANO SUPERIORE DEL CENTRO CIVICO
SARÀ VISITABILE A TITOLO GRATUITO FINO A TUTTO
IL 17 AGOSTO 2014
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Poggio
Bustone 8 marzo
|
Cremona 6 - 8 marzo
Porgo
a tutti l’invito a due importanti manifestazioni, una mostra
e la
presentazione di un romanzo, realizzate con l’Assessorato
alle
Pari Opportunità del Comune di Cremona. Un’idea
nata
proprio in occasione del Viaggio della Memoria dello scorso Ottobre per
la celebrazione del 70° Anniversario dell’eccidio di
Cefalonia e Corfù dove la mostra “Donne di
Cefalonia” era stata inaugurata allo Jonio Center del Borgo
di
Metaxata. Il nostro grazie va in modo particolare
all’Assessore
Jane Alquati che ci aveva accompagnato durante i giorni delle
celebrazioni in rappresentanza del Comune di Cremona.
“Donne di
Cefalonia” Mostra fotografica di Antonella Argirò
(Cremona
- giovedì 6 marzo Teatro Monteverdi - ore 18.00)
Da una parte
le donne
greche, oggi novantenni, che durante la seconda guerra mondiale
accolsero i militari italiani della Divisione Acqui nascondendoli,
aiutandoli e, a volte, amandoli. Dall’altro i ritratti al
femminile, anche cremonesi, delle figlie e delle nipoti nate da quegli
amori fioriti nelle pieghe di uno degli episodi più dolorosi
della spedizione italiana in Grecia, e che sono anche la testimonianza
di come le vicende umane possano andare oltre le regole della guerra.
“CEFALONIA
L’esercito fantasma” di Marco Fornasari - Minerva
Edizioni
(Cremona
- sabato 8 marzo Sala Eventi Spazio Comune - ore 16.00)
Un romanzo
scritto da un
nostro giovane socio, nato fra le migliaia di pagine dei veri diari e
lettere dei nostri soldati morti nella tragedia di Cefalonia e
Corfù nel 1943.
Arruolato
giovanissimo
all’interno della Divisione Acqui, un soldato, carico della
sua
umanità, affronta il viaggio verso il fronte. La solitudine
della partenza lascia il posto all’amicizia e alla
condivisione.
L’esperienza individuale arriva a coincidere con quella
collettiva. Dopo una tappa a Corfù, sbarca a Cefalonia in
cui
vive un arcobaleno di esperienze e sensazioni, subendo il fascino delle
ragazze greche e rimpiangendo i genitori lontani, fino al terribile
settembre 1943. Lettere, agende e diari rappresentano gli strumenti
attraverso i quali la storia mondiale si risolve nell’
esperienza
del protagonista. Odio, desiderio di vendetta e resa senza condizioni
portano al limite estremo la tensione narrativa. Scampato alla strage,
egli diviene un Internato Militare Italiano. La sua speranza nel futuro
trova compimento: rimpatriato, incontra alcuni commilitoni, pochi, che
gli restituiscono le tessere del puzzle non vissute in prima persona.
La moglie, anni dopo, ci svela come un logorio latente abbia poi preso
il sopravvento su quel ragazzo che osservava il mondo con gli occhi del
soldato. (Il
presidente Tiziano Zanisi)
|
COMUNE
DI CASAMASSIMA
“GIORNATA
DELLA MEMORIA”
L’evento
organizzato dall’Associazione Turistica Pro Loco di
Casamassima in
collaborazione Officine Ufo, gode del patrocinio gratuito delle
seguenti
Associazioni a Patners:
Associazione
Nazionale Divisione Acqui, Associazione Nazionale Divisione Acqui
Regione
Puglia, Comune di Casamassima, Associazione Consiglieri Regionali ed ex
Parlamentari Puglia, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
Sezione di
Casamassima, Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Casamassima,
Associazione
Arma Aeronautica Casamassima, col la presa d’atto
dell’Associazione Alois
Alzheimer Brindisi, Corriere di Puglia e Lucania, Casamassimaweb/La
Voce del
Paese, Macondo Caffè Letterario Casamassima.
|
INAUGURAZIONE
MONUMENTO ALLA MEMORIA DEI CADUTI NEL
NAUFRAGIO
DEL
PIROSCAFO ORIA,
CAPO
SOUNION, GRECIA 12 FEBBRAIO 1944
"Riceviamo
e pubblichiamo
gli ultimi aggiornamenti sulle iniziative del 70° Anniversario
del naufragio
del piroscafo Oria. La nostra Associazione, come lo è stata
in altri momenti, è
vicina ancora a tutti i parenti di quegli oltre 4.000 soldati
che
perirono il 12 febbraio 1944, ma che per tanti decenni sono stati
dimenticati,
e a tutti coloro che con impegno, entusiasmo, passione e condivisione
di
intenti, hanno recuperato ed onorato la loro Memoria "
Il Piroscafo Oria,
affondò il 12 Febbraio 1944 a sole 25
miglia a sud di Atene, provenendo da Rodi. Trasportava 4200 Internati
Militari
Italiani appartenenti a tutte le Armi, condotti verso la prigionia dopo
aver
rifiutato di collaborare coi regimi nazifascisti dopo l'Armistizio.
Meno di 30 si salvarono. Pochi ebbero una sepoltura, e se la
ebbero fu anonima. Nessuno di Loro è mai stato ricordato. Le
loro famiglie non
ebbero notizie per quasi settant'anni, né sulla sorte
precisa, né sul luogo
della tragedia.Le ricerche di alcuni discendenti dei caduti, con
l'aiuto di
altri privati cittadini, enti, associazioni ed istituzioni locali,
hanno reso
possibile recuperare la lista degli imbarcati, rintracciare il relitto
(constatando che tuttora contiene resti umani e reperti capaci di
identificare
le vittime, purtroppo facilmente accessibili e fortemente esposti), e
rintracciare circa 170 famiglie tra quelle coinvolte i volti del loro
cari
dispersi sono pubblicati su www.piroscafooria.it.
Ciò è stato possibile in gran parte grazie al
web, che ha consentito alle
famigli di ritrovarsi e di mantenere
il carattere di un gruppo spontaneo. Grazie alla
municipalità di Saronikos in Grecia (sul cui
territorio costiero ebbe luogo il naufragio) ed a una donazione
privata, E' IN
CORSO DI REALIZZAZIONE SUL POSTO UN MONUMENTO ALLA MEMORIA, E SI CONTA
DI
INAUGURARLO IL PROSSIMO 9 FEBBRAIO 2014. ALTRE INIZIATIVE SI
SUCCEDERANNO SINO
AL 12 FEBBRAIO, SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DEL FATTO. Tra Italia e
Grecia sta facendo da tramite Aristotelis Zervoudis, il sub di Atene
che scoprì
il relitto e che ha grandissimo merito per tutta la vicenda. Alcune
decine di
parenti presenzieranno il 9 febbraio all'inaugurazione e si
tratterranno sino
all'11 (settantesimo della partenza da Rodi) e al 12 febbraio
(settantesimo del
naufragio). Lo scultore che
dona la propria opera è un Docente dell'Accademia di Belle
Arti di Atene,
Thimios Panourgias assieme alla moglie, anch'essa artista, Maro
Bargilli. La collocazione del
monumento sarà un tratto di costa vicino alla
località di Charakas, una cinquantina
di chilometri a sud di Atene, che domina una delle baie ove giunsero a
terra molti
dei corpi e sulla cui spiaggia furono sepolti in anonime fosse comuni.
Di
fronte sta la piccola isola di Patroklou (allora Gaiduronisi) su cui si
schiantò l'Oria Un’iscrizione in
greco ed italiano ricorderà il sacrificio di questi Italiani
abbandonati dopo
l’armistizio dell’8 settembre 1943, la cui unica
arma contro la prosecuzione di
una guerra sbagliata fu un “no” che
costò a loro la vita e a circa altri
600mila la detenzione nei lager con esiti spesso altrettanto tragici.
Il monumento sta prendendo forma da una delle cinque
ipotesi su cui i parenti si pronunciarono on-line. L'ultima ipotesi,
per
richiesta delle stesse famiglie, vede appoggiata sul marmo la
riproduzione di
una gavetta, collocata casualmente, come se qualcuno l'avesse lasciata
lì, o
dovesse raccoglierla.
Infatti questo
semplice oggetto della vita quotidiana dei soldati è il
simbolo della vicenda.
Il ritrovamento
di alcune gavette tra i rottami del relitto allertò il sub
Aristotelis
Zervoudis, e tramite le iscrizioni su alcune di esse (nomi, dati,
ultimi
messaggi e promesse di ritorno), qualche famiglia ha saputo dopo
settant'anni l’accaduto.
Lo stesso 9
febbraio e nei giorni a seguire sino all’11 e 12 febbraio
(rispettivamente
settantesimo anniversario della partenza e dell’affondamento
del Piroscafo
Oria) altre iniziative si terranno nelle località greche
prossime al luogo del
naufragio: la presentazione di un libro e di un documentario, incontri
tra le
famiglie dei caduti e le autorità e popolazione locale,
cerimonie commemorative
sulla spiaggia del naufragio.
Se le condizioni
meteorologiche lo permetteranno, verrà depositata anche una
targa sul fondo
marino tra i rottami del relitto.
Molti sono i privati,
le Associazioni e alcuni Enti locali che hanno aiutato ed
aiutano la rete delle
famiglie. n particolare,
il Comune di Vaiano col Sindaco Annalisa Marchi e lo staff della sua
Amministrazione hanno preso a cuore la vicenda e da due anni stanno
lavorando
assieme alla Fondazione CDSE (Centro di Documentazione Storico
Etnografica) di
Prato, diretto da Alessia Cecconi.
La scoperta che
diversi dei caduti provenivano dalla Toscana ha infatti portato da un
lato a
straordinari e commoventi incontri, e dall'altro all'attivazione di un
Progetto
della Memoria sostenuto dalla Regione.
Tramite il
progetto, tutti i Comuni della Toscana sono stati invitati a verificare
nelle
loro anagrafi l'eventuale presenza di scomparsi quel 12 febbraio 1944,
e ciò
sta portando altri risultati.
Sempre in questo
quadro di attività, nel 2012 e 2013 a Vaiano si sono tenute
due serate di
studio e ricordo, con conferenze, partecipazione di storici e
testimoni, un concerto
e lo spettacolo teatrale "Una
gavetta in fondo al mare" di Paolo Ciampi. Il testo dello spettacolo
è
divenuto una pubblicazione. Nuove iniziative sono previste a
Firenze in concomitanza
con le cerimonie in Grecia per il settantesimo anniversario del
naufragio. Rappresentanti
del Comune di Vaiano saranno presenti anche in Grecia.
Anche le
Autorità Nazionali Italiane sono state sensibilizzate:
l'Ambasciata italiana in
Grecia sarà rappresentata dal direttore signor Stefano Lo
Savio e dall' Addetto
militare Andrea Venanzi.
Intitolazione di
strade, ricerche storiche, tutela del relitto sono alcune delle molte
altre
iniziative che la rete spontanea delle famiglie sta tentando.
Info
www.piroscafooria.it Michele Ghirardelli,
nipote di
uno dei caduti cell. 335-1238248 mail:
tecnico0@e2project.it
|
Capua
Venerdì 31 gennaio 2014
Avrà
luogo il
Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana dei Volontari
in
Ferma Prefissata di un anno del 4° Blocco 2013 appartenenti al
17° Reggimento Addestramento Volontari
“Acqui”
Programma
Ore 10.00 - Ingresso della Banda Musicale
- Schieramento plotoni/compagnie
- Onori al Comandante del Reggimento
- Ingresso dei Labari e dei Medaglieri
delle Associazioni Combattentistiche e
d ‘Arma
- Onori ai Gonfaloni |
Ore
10.15 - Onori alla Bandiera di Guerra del
17° Rgt. Add. Vol. “Acqui”
- Onori alla Massima Autorità e Rassegna
- Intervento del Comandante del 17° “Acqui”
- Giuramento
- Intervento della Massima Autorità
- Onori alla Bandiera di Guerra del
17° Rgt. Add. Vol. “Acqui” che lascia il
luogo della cerimonia
- Onori finali |
|
Eventi |
Toritto
30 gennaio
|
Reggio
Calabria 27 gennaio
"La Presidenza del Consiglio dei
Ministri ha insignito
mio nonno Antonino Chilà della medaglia d'onore ai sensi
dell’articolo 1, comma 1272, della legge 27 dicembre 2006, n.
296, poichè, soldato del 317° REGGIMENTO FANTERIA
divisione
Acqui, venne fatto prigioniero, indi deportato in un lager tedesco e
destinato al lavoro coatto per l’economia di guerra,
all'indomani
dell'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra
l'Italia e gli anglo-americani dell'08.09.1943 e del conseguente
eccidio di Cefalonia e Corfù, compiuto da reparti
dell'esercito
tedesco a danno dei soldati italiani presenti su quelle isole alla
suddetta data. La cerimonia di consegna avverrà il prossimo
27 gennaio presso la Prefettura di Reggio Calabria da
parte del Prefetto Dott. Claudio Sanmartano. (Giovanna Chilà)
|
Ad Oristano, nella sede
della Prefettura in via Beatrice D'Arborea, lunedì 27
Gennaio il
Prefetto, Dott. Vincenzo De Vivo,
consegnerà al caro reduce Daniele Flore la
medaglia
d'onore per i reduci e internati (art. 1272 legge
296/2006).
|
Ho piacere di rendere noto
all'Associazione che mio papà, Salvatore Porelli,
sopravvissuto della Divisione
Acqui, presente a Corfù, internato nei lager nazisti e
sovietici dal 1943 al
1945, per non voler collaborare, e morto il 12 febbraio 2008,
è stato insignito
della medaglia d'onore ai sensi della L. 296/2006 per l'internamento
nei lager. L'esperienza tremenda vissuta nei
lager è stata ricordata da mio papà nel suo
libro" Il lungo ritorno da
Cefalonia "pubblicato postumo dall'Istituto Bellunese di ricerche
sociali
e culturali.La medaglia d'onore sarà consegnata
alla nostra famiglia dal Prefetto di Belluno in occasione delle
cerimonie per
il Giorno della Memoria il prossimo 27 gennaio alle ore 17 presso il
Palazzo
dei Rettori in Belluno.
Cordialmente
Mariuccia Porelli
|
Bucine
(AR)
Il
soldato come uomo: la guerra
rende tutti uguali, come hanno sostenuto anche molti intellettuali
delle due
guerre mondiali del novecento. Quali desideri, pensieri, legami
affettivi
dentro una vita “eccezionale”? È
possibile pensare che il soldato siano cento
soldati diversi, voci sperse nel tempo di una moltitudine di persone
senza
volto che hanno sofferto la fame, l’umiliazione, la
prigionia, ed alcuni la
fucilazione a sangue freddo. Il focus del racconto è la
figura del soldato
dentro una vicenda eroica e eccezionale: la resistenza dei militari
italiani in
Grecia a Cefalonia e Corfù, un evento estremo, ricco di
contraddizioni,
emblematico di altre vicende contemporanee. Il racconto teatrale
scaturisce da
interviste a reduci e da testimonianze storiche, diaristiche e
epistolari,
sulla resistenza dei soldati italiani all’estero durante la
seconda guerra
mondiale.
Si
ringrazia
l'Istituto Storico Autonomo della
Resistenza dei Militari Italiani all'estero (con sede ad Arezzo presso
Campus
del Pionta) e la Presidente dell’Istituto medesimo Prof.ssa
Graziella Bettini - Presidente Nazionale Associazione
Divisione Acqui.
|
Cesano
Maderno
|
Nole
(TO)
|
Aulla
29 gennaio
|
Cremona
IL 70°
DELL’ECCIDIO
ALL’ASELLI DI CREMONA
Il Liceo Scientifico
“Gaspare
Aselli” di Cremona, in occasione del 70° anniversario
dell’eccidio di
Cefalonia, in collaborazione con la sezione di Cremona
dell’Associazione Nazionale
Divisione Acqui, ha dato vita al progetto “Cefalonia: la voce
del silenzio” per
ricordare un evento di grande rilevanza storica ed umana, tuttavia
trascurato
per decenni dalla storiografia ufficiale.
Attraverso
la
ricostruzione di quegli eventi attuata da docenti e studenti, mediante
l’incontro
con il Presidente della Sezione di Cremona arch. Tiziano Zanisi,
testimoni
indiretti, quali il dott. Giovanni Scotti (vice-presidente ISAREMI,
autore di
libri sull’argomento e appassionato ricercatore) e diretti
come il prof. Vailati
(reduce cremonese), che ha incontrato gli studenti per una toccante
testimonianza nell’aula magna dell’istituto, si
è inteso rinnovare la memoria
del sacrificio di tanti soldati italiani, molti dei quali cremonesi, al
fine di
dar voce e rendere omaggio a quei valorosi e allo stesso tempo
sollecitare negli
studenti una coscienza civile che nasca dal ricordo consapevole del passato
e
sia fondamento di valori quali la democrazia, la pace, il rispetto
della
dignità umana. Le classi 2A e 2Blsa hanno,
nel corso dell’anno scolastico 2012/13, tra
l’altro, collaborato alla
definizione del logo che rappresenterà ed
accompagnerà i momenti salienti delle
celebrazioni dell’anniversario e si alterneranno, in una
simbolica staffetta,
nel tratto che coprirà la distanza da Cremona a Parma della
Marcia della Pace che il 5
ottobre 2013 sarà preludio al Viaggio
della Memoria nel 70° anniversario dell’eccidio di
Cefalonia.
Le classi 4 B e 4 D hanno iniziato l’esame di documenti
conservati negli
archivi. Il
progetto continuerà con
la partecipazione alle manifestazioni pubbliche previste per il
70°
dell’eccidio di Cefalonia, quindi con l’analisi e
lo studio dei materiali conservati
nell’Archivio di Stato e in quello dell’Istituto
Storico di Arezzo e con
l’approfondimento del genere letterario del diario
storico.
|
Pozzallo
|
Catanzaro
|
San
Maurizio Canavese (To)
|
Verona
|
Gabbiano
Monferrato
|
Milano
|
Verona
|
Piombino
|
Pisa
Si
comunica che in occasione del 69° anniversario della
Liberazione della città
di
Pisa del 2 settembre 1944, la Mostra Fotografica " LA SCELTA DELLA
DIVISIONE
ACQUI" sarà inaugurata presso il palazzo del Comune il
prossimo
2
settembre.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni escluso la domenica
fino al
12
settembre 2013.
Il
Presidente della Sezione di Pisa Cap. Lodovico Anibaldi sarà
disponibile per
relazionare
il percorso storico della mostra. Si ammenta che quest'anno
ricorre
anche il 70° Anniversario dell'Eccidio della Divisione Acqui a
Cefalonia
e
Corfu' .
|
Roma
La
Sezione ANF di
Roma
Capitale, ha il piacere di invitarvi
alla
Conferenza,
nel settantesimo anniversario delle
tragiche
vicende
che coinvolsero la Divisione Acqui a
Cefalonia,
come da
file allegato, che il Generale Renato
Capuano,
Socio ANF
di Cesano di Roma, terra' presso il Museo
Storico
della
Fanteria, Piazza Santa Croce in Gerusalemme,9.
Il SegretarioVincenzo Curro'
|
Il
5 luglio si ripeterà a
Vaiano (Prato) la serata dedicata ai Dispersi dell'Oria , ampliata con
un
programma vastissimo che comprende una rappresentazione teatrale, una
pubblicazione, un componimento musicale, l'incontro con diversi
parenti, il
tutto organizzato da CDSE di Vaiano (Prato), villa del Mulinaccio.
|
Importante premio Regionale alla
La sezione di Trento e Bolzano
A cura di Sergio Bernardi
Si
è svolta sabato 20 aprile 2013 la venticinquesima
edizione de "II Trentino dell'anno", la manifestazione che dal 1988
rappresenta un
un forte momento
di
consapevolezza e raccoglimento della società trentina
attorno ad
alcuni suoi eminenti esponenti. In varie sedute, il Comitato
Scientifico composto da esponenti di spicco del mondo scientifico,
culturale e dell'imprenditoria trentina vota all'unanSi è
svolta sabato 20 aprile 2013 la venticinquesima edizione de "II
Trentino dell'anno", la manife-stazione che dal 1988 rappresenta
imità cinque personaggi ed un'associazione. Alla cerimonia,
che
quest'anno si è tenuta presso la Sala Granda del Castello
del
Buonconsiglio, hanno assistito più di 150 persone. Le
più
alte autorità provinciali e regionali hanno premiato il
vincitore con una medaglia d'oro (II Trentino dell'anno) e con cinque
targhe d'argento (per le seguenti categorie: Una vita per la cultura e
la conoscenza, Un personaggio per il futuro, Un'associazione per la
collettività, La testimonianza della storia e In loving
memory).
La manifestazione è stata intervallata da un breve concerto
– Carlo Maria Giuliani, Ariette – eseguito da Carlo
Fierens
(chitarra) e Elena Bemardi (soprano) e si è conclusa con un
buffet gastronomico con pietanze della cucina tardo medievale trentina.
Introduzione di Sergio Bernardi
Direttore del Gruppo UCT, ente
organizzatore dell'evento
Con
la xxv Edizione (Anno 2012) "IL TRENTINO DELLANNO" compie venticinque
anni. In un quarto di secolo abbiamo valorizzato oltre 110
personalità e associazioni no profit, facendole conosce-re
al
grande pubblico: alcune erano già note, altre sconosciute.
Un
percorso e un traguardo importanti, raggiunti con impegno,
professionalità, determinazione, nel comune intento di
offrire
alla collettività un appuntamento significativo per la sua
storia passata e presente. Ci ha gratificato e ci gratifica il pensiero
di aver valorizzato personaggi trentini o residenti nel Trentino e
associazioni no profit, le ri-sorse più significative di
questo
territorio che, a prescindere dal loro specifico ambito operativo, si
sono proposte come "lezione" di intelligenza, impegno,
generosità, solidarietà e
creatività: Vorrei
ricordare la fattiva collaborazione con la Fondazione Museo Storico del
Trentino per la sezione "La testimonianza della storia". La
manifestazione "IL TRENTINO DELL’ ANNO" intende porsi come
'memoria', segno, testimonianza di 'presenze' significative e
stimolanti, indicatrici di un rapporto propositivo con la
realtà, attenta alla sua crescita morale, culturale e
civile.
Questo è lo spirito che ha guidato il serio lavoro di
lettura e
di confronto del Comitato Scientifico, rappresentato da importanti
esponenti di organismi istituzionali, culturali, economici, sociali e
scientifici -della nostra realtà. Il segno distintivo della
XXV
edizione è stato il tentativo di cogliere nei vari
premiati l'attenzione all'interazione tra la cultura e il sociale:
l'essere cioè riusciti a porre un accento significativo alla
crescita della collettività, sempre nella prospettiva del
rapporto con gli altri. Una lezione di vita, quindi,che parla a tutti
noi ma, soprattutto, alle giovani generazioni.
LA
Testimonianza della storia
Associazione Nazionale Divisione "Acqui"
Sezione Trento e Bolzano
Motivazione
del
premio:
Nel settantesimo
del'eccidio di
Cefalonia e Corfù (1943-2013) vogliamo ricordare
l'Associazione Nazionale Divisione Acqui,sezione di
Trento,L'associazione intende mantenere e trasmettere soprattutto alle
giovani generazioni, la memoria storica degli avvenimenti che hanno
caratterizzato il secondo conflitto mondiale, In un contesto di
profonda crisi valoriale e di perdita di identità
è
impor-tante riflettere sul passato per cogliere la lezione di
democrazia, di pace e di libertà.
Itervento
di Franco Menapace
Vicepresidente di Sezione
Buon pomeriggio,
Sono emozionato,
Mai avrei pensato di trovarmi in questa sala, luogo di incontri
importanti, di crocevia fra nord e sud, a fare questa mia breve
presentazione, A nome dell'Asso-ciazione nazionale Divisione "Acqui" -
sezione di Trento e Bolzano - del Consiglio direttivo e del suo
Presidente Giuseppe Dalpiaz, esprimo i più sentiti
ringraziamenti al Gruppo Culturale U,C.T., al Direttore Sergio Bernardi
e al Comitato scientifico per averci assegnato questo prestigioso
riconoscimento, È un grande onore ricevere questo premio, un
premia attribuito alla memoria dei no-stri caduti e superstiti.
Riprendo alcune parole celebri del Cappellano militare della Divisione
Acqui Padre Luigi Ghilardini: "La Divisione Fanteria Acqui si
è
valorizzata da se con il suo silenzioso sacrificio, Nessuno
può
contestare o minimizzare il generoso contributo alla Resistenza in quei
primi giorni del lontano 1943, Scese compatta semplicemente per I 'Onor
Militare, per non cedere cioè senza combattere quelle armi
che
dalla Patria le erano state affidate», Oggi, nel settantesimo
anniversario -1943-2013 - ricordiamo l'eccidio della Divisione Acqui.
La nostra associazione, secondo i principi dello Statuto nazionale, il
quale propone di costruire una memoria che non sia semplice
celebrazione del passato, ma uno stimolo per ciascuno di noi a
impegnarci per un presente e un futuro più giusto,
più
umano, libero da paure, violenze e contrapposizioni e che ci porti alla realizzazione di un Paese
libero, democratico e repubblicano, Da questo senso di
responsabilità, ne deriva l'impegno quotidiano a imparare
dalle loro testimonianze e a trasmetterne i valori alle future
generazioni, in primis al mondo scolastico, In
prossimità
delle prossime Celebrazioni del 25 aprile – Anniversario
della
Liberazione – riporto il messaggio del Presidente Ciampi, nel
suo
discorso tenuto a Cefalonia nel 2001 - " [ ,] la loro scelta
consapevole fu il primo atto della Resistenza, di un' Italia libera dal
fascismo",», Comunico che è in preparazione, con
la
collaborazione della Casa editrice U,C,T., una raccolta di
testimonianze, memorie, scritti da tredici nostri reduci, di cui due
presenti in sala, sono Bruno Bertoldi classe 1918 e Luigi Mazzola
classe 1920, a cui va il nostro sentito ringraziamento, Questa
pubblicazione vuole dare voce alle singole vicende personali, perché
solo da loro nasce la grande Storia, quella con la esse maiuscola
|
Paceco
Maggio 2013
Gli
alunni delle Terze classi dell’Istituto Comprensivo
“Giovanni XXIII” di Paceco hanno ascoltato e
visionato le
testimonianze sull’Eccidio di Cefalonia dalla
docente Luisa
Trapani, nipote di Don Mario Di Trapani, cappellano della
Marina
a Cefalonia. Gli incontri, svoltisi in aula magna alla presenza dei
docenti di Storia e della Dirigente, Dott.ssa Catalano, hanno
fornito informazioni sui tragici avvenimenti vissuti dai soldati
italiani sull’isola greca nel 1943, dopo
l’Armistizio
dell’8 Settembre. Gli
alunni si sono mostrati
interessati al racconto perché i libri di storia dedicano
poco
spazio all’episodio quando non lo ignorano addirittura!
Eppure
quel massacro rappresenta un grave peccato al cospetto di
Dio per la sua ferocia e per la palese violazione
delle
leggi di guerra di cui si resero responsabili le truppe tedesche. Nella
sua introduzione la Prof.ssa Trapani, ha spiegato ai ragazzi
che
gli eroi di Cefalonia sono rimasti per anni sepolti nella
“fossa
comune del dimenticatoio” per motivi di politica
internazionale e forse
perché
il loro sacrificio non
corrispondeva al cliché ufficiale della Resistenza e della
Liberazione. Ma la loro scelta nasceva senza alcun dubbio da sentimenti
forti di lealtà e amor di Patria. Sentimenti che abbiamo il
dovere di tramandare ed inse-gnare alle giovani generazioni.
Il
ricordo della nipote del cappellano Don Mario ha rappresentato per gli
alunni un’occasione per esplorare, arricchire, approfondire e
consolidare la conoscenza e il senso di questo
“triste”
avvenimento storico. (Luisa Trapani)
|
Milano
4 maggio 2013
Milano.
Sabato 4 Maggio,presso il Centro Civico di Milano2-Segrate,nell'ambito
delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Divisione
Acqui,
si è organizzato l'evento " I GIUSTI DI CEFALONIA E CORFU'
". La
manifestazione è stata patrocinata dal Comune e dall'Anpi di
Segrate. In programma la mostra itinerante dell'Istituto grafico Albe
Steiner di Torino e il Convegno. Il Sindaco Adriano Alessandrini e
l'Assessore alla Cultura Dott. Guido Pedroni hanno dato inizio alla
conferenza, relatori Marcella De Negri, Costantino Ruscigno, Nando
Cristofori Presidente Anpi Segrate,Roberto Cenati Presidente An-pi
Provinciale, moderatore Enzo De Negri, è seguito
poi un
dibattito. Fra il pubblico numerosi associati Anda Milano, associati
Anpi e i figli del Tenente Vincenzo Valenti, Reduce della Acqui e
autore del diario AMARE VUNA'( Monti Amari) 1943-1944. Scrive il
Tenente Valenti nel suo libro " Queste pagine, vissute cinquant'anni
fa,continuano a vivere nell'Autore,intatte e pure, come il dolore e le
sofferenze che le hanno dettate all'Autore dalla Voce dell'oltretomba
di migliaia e migliaia di sol-dati italiani, morti in terra straniera,
parole che dovrebbero essere amorevolmente accolte e rimanere impresse
in ogni animo, come segno delle ingiuste sofferenze patite a
causa dell'insana voglia di falsa grandezza in menti diaboliche che
hanno operato e spesso operano a danno dell'intera umanità'.
Si
comunica inoltre, che grazie al nostro interessamento,
mercoledì
5 giugno alle ore 17 presso la Prefettura di Milano, verranno assegnate
le medaglie d'Onore . Giulio Crespi ( 317° Reggimento fanteria
Acqui) - ritirerà la figlia Luciana in quanto il nostro
caro,
è morto nel 2010. Marco Pazzini ( 33a. compagnia
Genio
TRT.) -ritirerà la moglie, in quanto il nostro Superstite ha
grossi problemi di salute. (Ilario Nadal)
|
Cesano
Romano 18 maggio 2013
Cesano:
Lo scorso 18 maggio, a Cesano Romano, presso la locale sezione
dell'Associazione Nazionale del Fante , il nostro socio Gen.le Renato
Capuano, coadiuvato dal Sig. Michele Tomassini, ha tenuto una
Conversazione Storico-Culturale sul " Caso Cefalonia " Le tragiche
vicende della Divisione Ac-qui. Il tema, col supporto di filmati e di
lastrine in power point, ha toccato i seguenti punti ; Brevi
cenni sorici ; Descrizione geografica, strategica e
tattica
dei luoghi degli avvenimenti ; gli Avvenimenti ; il
numero
dei Caduti ; Il Mito - l'effetto mediatico ; le
responsabilità -
i Processi ; Considerazioni finali. Il qualificato pubblico,
composto per la maggior parte da alti Ufficiali in conge-do, ha molto
apprezzato il lavoro, che sicuramente ha richiesto molto
tempo.
Un ringraziamento anche dalla nostra Associazione al Gen.le Renato
Capuano che ci ha ospitati ed ha , ancora una volta, mostrato la Sua
sensibilità per gli accadimenti della Divisione
Acqui.
|
Il
25 aprile 2013 in molte città italiane si è
onorata la
Memoria della Divisione Acqui
Quando
proposi la mia idea, approvata in modo unanime, alla Giunta nazionale e
al C.D.N, di intervenire cioè presso le Autorità
e le
Istituzioni locali, affinché la cerimonia del 25 aprile
2013 fosse dedicata al ricordo della Divisione Acqui, speravo
tanto che si potesse avverare. Il compito era complesso, ma con
emozione ho preso atto che quello che sembrava una utopia si
è
davvero realizzato in molte città e comuni
italiani.
Per
questo bellissimo risultato desidero vivamente
ringraziare, a nome mio e di tutta l’Associazione,
i
Presidenti delle nostre Sezioni che il 25 aprile
2013,
giorno dedicato alla Festa della Liberazione del nostro Paese. hanno
celebrato, in accordo con le Istituzioni locali e le Associazioni
Combattentistiche, questa ricorrenza
dedicandola soprattutto all’Acqui. So
quanto si sono
attivati e prodigati presso i sindaci, le province, le prefetture
affinché potessero giungere a tutti i loro concittadini, in
quella data, le parole sulla dedizione ed
il
sacrificio della Divisione Acqui.
Così
molte città , tra cui Pisa,
Parma,
Piombino, Rieti,Santa Margherita Ligure, Cremona, Soresina, Vaiano
Cremasco, Trento, Arezzo, Firenze, Calderara sul Reno ecc..,
hanno conosciuto che anche dalla tragica ma grande
storia
dei nostri soldati a Cefalonia e Corfù
è iniziato
il cammino verso la liberazione, premessa necessaria per dare vita ad
un’Italia democratica (“La scelta consapevole dei
soldati
della Acqui fu il primo atto della Resistenza di un’Italia
libera
dal fascismo…” (Carlo Azeglio Ciampi).
E’ stata
quindi , quella dell’Acqui, come un'unica voce che
si
è levata, alta, da molti luoghi del nostro Paese, per
onorare,
diffondere e perpetuare la Memoria dei nostri Caduti , dei
nostri
Reduci (Graziella Bettini)
|
Parma
24 aprile 2013
Memoria I reduci, gli studenti e i professori: «Pagina di
storia troppo a lungo ignorata»
Roberto Longoni Il commosso tributo a Mario Pasquali, morto poco prima
dell'evento di ieri
Parma
24 aprile : “Risuona il silenzio, all'Astra. Quello delle
bocche
cucite, delle orecchie tese, degli occhi sgranati: vale più
delle note di tromba che ordinano l'attenti e innalzano labari. Quanto
sia difficile ottenerlo, i professori lo sanno bene: eppure, non
c'è bisogno di un «sssh» agli studenti.
E' di scena
la storia.La memoria che si fa storia Di quelli che morirono allora,
trucidati sulla sterminata fossa chiamata Cefalonia (ragazzi in divisa
appena più grandi di quelli che affollano il cinema). E di
un
superstite che se n'è andato quando sembrava immortale, dopo
esser sopravvissuto all'eccidio. Per Mario Pasquali storico presidente
dei reduci dell'Acqui, parla la figlia Marzia. E parla lui stesso, nel
filmato realizzato nell'aprile del 2007 ad Argostoli, di fronte agli
studenti di allora, ipnotizzati dal suo racconto. Ieri all'Astra
c'erano i successori di quei ragazzi, rappresentanti delle 14 scuole
che sei anni fa raccolsero l'invito di Carmelo Panico. L’
avvocato lanciò l'idea di un cammino a ritroso lungo i
decenni
di colpevole oblio fino a quei giorni atroci. «Un percorso
memorabile» 'dice Gabriella Orlandi, direttrice scolastica
del
Melloni. «Vorrei aver la possibilità. di
continuare a far
storia cosÌ» aggiunge la prof del Marconi
Bernadette De
Rossi. Fu una sfida anche dare le borse di studio, «Come
commissione - ricorda Enver Bardu1la, docente di Pedagogia
all'Università -dovevamo valutare il prodotto. Ma
l'importante
è stato il processo. Quest'idea ha avuto un indotto
importante.
Pensate al coro,che riunisce tanti ragazzi di scuole
diverse». La
Camera di commercio ospitò il convegno «Cefalonia,
una
pagina di storia da raccontare», al quale Giorgio Napolitano
dedicò una lettera. E un aereo con a bordo 146 tra studenti,
docenti e rappresentanti delle nostre istituzioni atterrò a
Cefalonia «Oggi -esordisce Panico -è il
proseguimento
ideale di allora. Ed eravamo in debito con una persona che non
c'è più». A quella persona un mitra
inceppato
regalò una lunga vita, ma la malattia gli negò i
due mesi
necessari per arrivare qui. «Mio padre si era già
preparato l'intervento -dice Marzia Pasquali –ma ci ha
lasciati a
febbraio: darò io voce ai suoi pensieri. ''In questi ultimi
tempi - diceva- sono corse voci che a Cefalonia nulla è
successo
o ben poco. E' con profonda amarezza e dolore che grido con forza che
con i miei occhi ho visto morire tanti compagni e con queste mani ho
raccolto i loro miseri resti e nelle narici ho ancora l'odore acre dei
corpi bruciati. Sui monti di CefaIo-nia non ci sono cimiteri,
perché per i nostri soldati non c'è stata
sepoltura: per
cancellare le tracce dei massacri, i corpi dei nostri compagni sono
stati bruciati, gettati in cisterne, in fosse e in
mare"».
Alla voce smorzata dal pianto di Marzia Pasquali segue quella del coro
formato dai ragazzi (di Giordani, Ulivi, Romagnosi e Marconi) diretto
dal maestro Leonardo Marini, al quale sarà poi anche
affidato il
compito di concludere la mattinata cominciata con la messa celebrata da
don Alfredo Bianchi alla Villetta, sotto il monumento ai Caduti di
tutte le guerre e con i canti del Coro Mariotti. Si legge l'Inno di
Cefalonia. Quindi, Fabrizio Prada (figlio del reduce Daniele),
vicepresidente dell'associazione Acqui ringrazia tra gli altri
«chi ha portato le testimonianze nelle scuole». In
sala
sono due. Marco Botti, scampato ai colpi di mitraglia perché
protetto dai corpi di due commilitoni (<<Ero coperto di
sangue:
credettero fosse il mio»). Con lui Severino Annoni, che finse
d'andare a lavorare con i tedeschi, per poi fuggire. «Questi
giovani –mormora -devono sapere perché un'intera
divisione
decise di combattere, con un referendum che poi si chiamò
della
morte». Si celebra un atto d'eroismo collettivo, ricorda
Paolo
Scarpa, del Borgo, «e ricordando quella guerra,
riusciamo
meglio a renderci conto quanto sia importante la pace»,
Eppure,
anche dalla guerra possono venire esempi per il nostro (turbolento)
tempo di pace, «Grazie
dice l'assessore alla
Cultura Laura
Ferraris, rivolta ai reduci -per il vostro sacrificio, Non si
deve mai perdere il senso della responsabilità e della
dignità della patria e dei suoi valori». Eppure,
ci sono
voluti 60 anni perché Cefalonia fosse
«scoperta.»,
ricorda Panico. Intanto, nella sintesi di Michele Gennari scorrono le
immagini dei documentari degli studenti del 2007 sui ragazzi
dell'Acqui. «Parma non può dimenticare:
finché
potrò, porterò avanti il progetto»
prosegue
l'avvocato. Così come ha portato avanti un percorso non solo
nella memoria, ma anche nel dolore il nipote di uno dei 107 parmigiani
trucidati a Cefalonia «Mio zio si chiamava Bruno Cavazzini,
Intelligente, gentile, mite, colto, idealista - ricorda il nipote
Roberto -. La famiglia con-trastava il suo amore per una donna un po'
più vecchia di lui e di salute delicata. Quando si
sposò,
la vita divenne impossibile». Così, Bruno parti
volontario: tenente dell'Acqui. il fronte francese, poi quello
greco-albanese. La lettera da lui inviata l’11 agosto 43 alla
cognata Maria viene letta da un ragazzo, Parole che stringono alla
gola, di sconfitta e di speranza. "..Quello che ora ci sembra la fine
di tutte le cose sarà, se non per noi, per quelli che
verranno
subito dopo, il principio di una nuova era. La vita del
nostro
popolo è un eterno ricominciare ... ». Fatto
prigioniero
la notte prima, all'alba del 22 settembre, il tenente e altri 300
furono massacrati tra gli ulivi di Troianata. Fu un ufficiale
sopravvissuto anche al colpo di grazia a scriverlo alla famiglia, due
anni dopo. «Ho sempre pensato che la nostra famiglia avesse
un
debito verso Bruno» spiega Roberto Cavazzini, che nell'estate
del
1995 va a Troianata. Al bar, alla domanda su dove abbiano ucciso gli
italiani, gli risponde il gelo. Lui racconta dello zio. «il
barista mi accompagna alla valletta Mi racconta che nel 1943,
quindicenne, è stato costretto dai tedeschi a gettare i
corpi
dei caduti nelle forre e nei pozzi. Per due anni sul paese è
rimasto l'odore acre della morte». Cavazzini riconosce il
muro
ritratto dalla foto del massacro scattata da un tedesco. «Un
lungo pianto senza freni. Una preghiera. Sento d'aver pagato il mio
debito. Sono sereno». il giovane Bruno ora è della
famiglia di tutti “ (
da “ La gazzetta di Parma”)
In occasione
dell’evento, la Sezione
di Parma ha
anche pubblicato un opuscolo a ricordo del Presidente Mario Pasquali,
della giornata del 25 Aprile, del 70° anniversario
dell’Eccidio e di tutti i
reduci parmensi.
“
L’opuscolo contiene articoli quali il discorso di Mario
Pasquali
letto dalla figlia Marzia, le memorie dei reduci defunti come mio padre
e Gianni Renaud e dei reduci ancora viventi come Severino Annoni e
Marco Botti, il ricordo di Roberto Cavazzini nipote di un ufficiale
parmigiano fucilato a Cefalonia, l’inaugurazione del
monumento ai
caduti fatto erigere all’interno del cimitero, il convegno
sopra
citato ed infine un piccolo rinfresco offerto dai figli di Mario
Pasquali. (Fabrizio Prada)
|
Pisa
25 aprile
Pisa
: Queste le sentite parole del Prefetto di Pisa Francesco Tagliente
“Oggi, ricordiamo i fatti di allora, la sofferenza, il
sacrificio, la morte di quelle persone, che dettero la vita alla
Resistenza e che, unite dagli stessi valori, ci consegnarono
un’Italia libera e democratica. Questa giornata di festa,
deve
essere un’occasione per riflettere, soprattutto per
i
giovani che non hanno conosciuto gli orrori della libertà
negata, della guerra e dell’oppressione “. La
cerimonia
commemorativa si è svolta nella Sala Regia di
Palazzo
Gambacorti Alle celebrazioni hanno preso parte il Sindaco Marco
Filippeschi, il Presidente della Provincia Andrea Pieroni, il
Presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui,
Sezione
di Pisa, Lodovico Anibaldi, il Presidente del comitato provinciale
dell’ANPI Giorgio Vecchiani, i rappresentanti delle Forze e
Corpi
di Polizia ed altre Autorità civili e militari. Durante il
suo
intervento, il Prefetto dopo aver ricordato i ragazzi del Corpo
Italiano di Liberazione, i volontari, i soldati, anche dei reparti
alleati e, in particolare, i militari della Divisione Acqui,
esempio di
dignità e di estremo coraggio nell’affrontare con
forze
insufficienti la spietata offensiva tedesca, ha voluto rendere omaggio
alla città di Pisa e all’ANPI , per il contributo
offerto
per la ricerca della verità storica. Tagliente ha, quindi,
continuato commemorando alcuni valorosi eroi pisani come Teresa Mattei,
morta recentemente, autrice dell’art. 3 della Costituzione,
che
esalta, tra gli altri, il valore della pari dignità sociale.
Il
Prefetto ha, poi, concluso, affidando il grande messaggio che ci giunge
dalla storia, dalla lotta di Liberazione e dal 25 aprile, ai giovani,
che “dovranno proseguire- ha detto- con forza, entusiasmo,
passione e una salda fiducia nel futuro, quel cammino di
civiltà
al quale ci avviarono i nostri predecessori, nella consapevolezza che
la custodia della libertà e delle istituzioni democratiche
è una responsabilità dello Stato, ma anche di
ogni
singolo individuo”. (Redazione Pisanews | 25 aprile 2013)
|
Rieti
25 Aprile 2013
Rieti.
Il 25 aprile scorso, il Comune di Rieti, dopo 20 anni di mancate
celebrazioni, è tornato a festeggiare il giorno della
liberazione e, accogliendo la nostra richiesta, lo ha dedicato alla
Divisione Acqui. Numerosi sono stati gli eventi che hanno coinvolto
anche alcune scuole . Nel pomeriggio , presso le Officine Varrone,
importante spazio culturale della città, grazie alla
collaborazione della Fondazione Varrone e del Comune di Rieti, alla
presenza di tutte le autorità civili , un numeroso pubblico
ha
assistito ad un concerto del " Musì Quartet " e ad una
performance del Teatro Alchemico dal titolo " Lettere da Cefalonia "-
anteprima studio sulla Divisione Acqui. Il tutto ha senza dubbio
suscitato tra i presenti una palpabile emozione e, nel contempo una
viva attenzione ai fatti, non a tutti noti. Sono stati ricordati i
caduti della Provincia di Rieti : Ten. Plinio Petroni , nato a
Montenero Sabino di anni 27 ; S.Ten. Renato
Calabrese ,
nato a Posta di anni 23 ; Sold. Sabatino Cesarei ,
nato ad
Amatrice di anni 24 ; Sold. Primo Falconi, nato a
Collevecchio di anni 21 ; Sold. Angelo Di Giuseppe
, nato a
Pescorocchiano di anni 20 ; C.M. Quirino Ascani ,
nato ad
Amatrice di anni 28 ; Art. Domenico Chiaraluce ,
nato a
Collevecchio di anni 25 ; Art. Leonardo De Paola ,
nato a
Rieti di anni 24 ; Art. Amerindo Luciani , nato a
Montenero
Sabino di anni 27 ; Art. Francesco Testa , nato a
Rieti di
anni 28 ; Sold. Igino De Santis , nato a Varco
Sabino di
anni 32 ; Sold. Luigi Leone , nato a Poggio San Lorenzo di
anni
27. La collaborazione tra il Comune, il Teatro Alchemico e la nostra
Associazione è stata così fruttuosa che non a
caso, come
sopra detto, si è trattato di una anteprima. Infatti stiamo
cercando insieme di sviluppare ulteriormente il tema per realizzare una
più compiuta rappresentazione scenica. (Renata Petroni)
|
L’IMPORTANZA
DELLA MEMORIA
“Un popolo che non ha memoria del passato non ha
futuro”
classe terza media si S. M. Ligure
Il
3 giugno 2013, durante
l’ora di storia, la sig.ra Maria Grazia Barbagelata,
commissario
straordinario dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui,
è venuta a parlarci dell’associazione, delle sue
origini,
dei suoi scopi ed ha stimolato la nostra voglia di conoscere con
curiosità ed approfondimenti sulla battaglia di Cefalonia.
Per
prima cosa abbiamo visto un video e ne abbiamo discusso tutti insieme.
Abbiamo scoperto che quella fu la prima volta che un generale fece
decidere ai soldati se:
• arrendersi, consegnando le armi ai Tedeschi
• combattere con i Tedeschi
• combattere contro i Tedeschi.
Loro scelsero di combattere contro gli antichi alleati, anche se
all’inizio erano molto indecisi. Questi avvenimenti accaddero
dopo l’8 settembre 1943 quando, in seguito
all’armistizio
con gli Anglo-americani, molti dei soldati che si trovavano in missione
all’estero rimasero senza ordini ed i Tedeschi, che prima
della
firma erano alleati, divennero nemici. A causa di questa confusione
molti soldati italiani furono catturati o uccisi dai Nazisti. La
divisione Acqui, che presidiava l’isola greca di Cefalonia,
decise di resistere combattendo contro di loro.
L’Associazione,
fondata nel 1945 dal cappellano militare don Luigi Ghilardini
(sopravvissuto perché avevano l’ordine di non
uccidere i
cappellani militari), è composta da reduci della battaglia
(120)
oppure dai loro parenti, ma possono farne parte tutte le persone che
abbiano voglia di ricordare l’orgoglio patriottico di questi
nostri soldati caduti. In Italia ci sono 25 sedi della Divisione Acqui,
quella principale è a Verona. Alla domanda: qual
è lo
scopo dell’associazione? Ci ha risposto: • ricordare
i
caduti • non dimenticare i fatti • trovare altri
reduci per
poterli intervistare La Divisione Acqui, il cui nome deriva da Acqui
Terme (un tempo era consuetudine dare il nome delle città
alle
divisioni militari) fu fondata nel 1831; nel 2002 è stata
ricostituita ed ora ha sede a Napoli. Consigliamo a tutti di ricordare
per sempre questa battaglia, di non dimenticare tutte le
atrocità compiute nella seconda guerra mondiale. Concludiamo
citando Mario Pasquali, reduce di Cefalonia, che alla domanda:
“Che cos’è per lei
l’Italia?” rispose:
“E’ tutto, tutta la mia vita. E’
combattere senza
arrendersi, senza mai cedere le armi, senza umiliarsi. Come a
Cefalonia!”
La
classe 3 D a.s. 2012-2013
Santa
Margherita Ligure 25 aprile 2013
Santa
Margherita Ligure dedica alla Divisione Acqui il 70°
anniversario
dell’inizio della Resistenza contro il nazifascismo.
Sarà
Maria Grazia Barbagelata, commissario straordinario della sezione
genovese dell’associazione nazionale “divisione
Acqui”, l’oratrice ufficiale della manifestazione.
La
divisione Acqui fu trucidata nel 1943 a Cefalonia e Corfù
dai
tedeschi per il rifiuto opposto alla richiesta di cessione delle armi.
Chi sopravvisse a quei massacri morì in mare mentre veniva
condotto come prigioniero in Germania o fu deportato nei lager in caso
di diniego all’arruolamento nella Repubblica di
Salò. La
stessa Santa Margherita Ligure pagò il suo tributo di sangue
con
un caduto, Luigi Barbagelata Più fortunato di
quest’ultimo
fu Giuseppe Lepori, sammargheritese d’adozione e medaglia
d’argento. Lepori , scomparso nel 1986, sopravvisse infatti a
un
altro tragico evento che le celebrazioni di questo XXV Aprile
desiderano ricordare: l’affondamento della Corazzata Roma,
affondata dai bombardieri tedeschi mentre stava tentando di raggiungere
la Maddalena a seguito dell’Armistizio. Proprio a ridosso del
70° anniversario di quel drammatico giorno, il 28 giugno 2012,
il
relitto della corazzata è stato ritrovato dopo decenni di
ricerche nel golfo dell’Asinara.Le celebrazioni dei primi
moti
d’avvio della Resistenza appaiono particolarmente
significative
in questo momento storico, quando la memoria sembra essere
l’ultimo rifugio delle istituzioni fondate sulla comune
volontà di opposizione al nazifascismo; istituzioni ormai
messe
a dura prova dalle disar-manti cronache politiche e dalla sfiducia che
giorno dopo giorno dilaga sull’onda di una crisi non solo
economica ma innanzitutto morale. La celebrazione avrà il
via
alle 8. 30 con la deposizione di fiori sulla tomba di Berto Solimano
nel Cimitero Urbano, sulle Lapidi ai Caduti nei pressi della Chiesa di
Nozarego e al Parco Carmagnola. Dopo le altre deposizioni a San Lorenzo
della Costa e alla Chiesa di San Siro, alle 9.25 Autorità
civili
e militari, Anpi, Reduci, Associazioni combattentistiche, Mutilati e
invalidi, Famiglie dei Caduti, Nastro Azzurro, banda cittadina,
scolaresche e tutti coloro che vorranno partecipare si riuniranno in
Piazza Mazzini per la partenza del tradizionale Corteo, che
terminerà alle 10.00 davanti alla Basilica di Santa
Margherita
per la Santa Messa. Alle 11.10 l’orazione ufficiale, che si
svolgerà nell’atrio del palazzo comunale.
(Dall’ufficio
Relazioni coi media del Comune di Santa Margherita Ligure)
Il
discorso di Maria Grazia Barbagelata
Buongiorno
a tutti, mi chiamo Maria Grazia Barbagelata, mi occupo della Sezione
ligure dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui, che
raccoglie
Reduci e Famigliari dei caduti e superstiti dei militari dislocati
nelle isole greche di Cefalonia e Corfù durante
l’ultimo
conflitto mondiale, dei quali ricorre proprio quest’anno il
70° anniversario del loro sacrificio. Con sincera emozione
affronto
questa mia prima ”Orazione Ufficiale” e saluto Voi
tutti,
Sig. Sindaco, Sig.ri Rappresentanti delle Istituzioni Civili, Militari
(e Religiose), Associazioni d’arma, combattentistiche (e di
Volontariato). Esprimo innanzitutto un ringraziamento particolare al
Signor Sindaco, dott. Roberto De Marchi; senza il suo aiuto ed
interessamento riguardo alla vicenda storica di Cefalonia e, in
particolare, di mio zio, il caporale del 317° Fanteria, Luigi
Barbagelata, cittadino sammargheritese, non sarei qui a ricordare la
Divisione Acqui e gli avvenimenti che a partire
dall’armistizio
dell’8 settembre 1943 portarono al giorno della Liberazione
dal
nazifascismo che ricordiamo oggi.
Al crollo del regime fascista ed
all’armistizio fece
seguito un generale processo di disgregazione. L’Italia fu
spaccata in due. Le istituzioni si sfaldarono. Le Forze Armate, prive
di ordini precisi, si sbandarono. Dopo tre anni di guerra a fianco
della Germania nazista, l’Italia era prostrata materialmente
e
moralmente. Fra il regime ed il popolo italiano il distacco era
diventato incolmabile. Dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia e la
caduta del fascismo, l’armistizio con gli angloamericani fu
una
scelta tanto obbligata, quanto travagliata. La presenza massiccia delle
truppe naziste, così divenute nemiche ed occupanti, rese
terribili i due anni seguenti. L’8 settembre 1943 fu dunque
il
momento delle scelte, tanto più drammatiche in quanto i
punti di
riferimento erano scomparsi. In questo contesto, la figura
dell’Ammiraglio Carlo Bergamini, comandante in capo delle
forze
navali da battaglia e presente a bordo della Corazzata Roma, la
più prestigiosa unità della Regia Marina, si
staglia
drammaticamente nelle terribili ore che seguirono
l’armistizio.
Fu chiara la
volontà di Bergamini e di
tutta la
Marina di non far cadere le nostre navi nelle mani dei nazisti,
(citando le parole del ministro della Difesa Giampaolo di Paola,
“Bergamini non ebbe paura di andare controcorrente. Mentre
molti
si sbandarono, in quelle drammatiche e confuse giornate, egli seppe
mantenere ben salda la barra al centro”). Ma nel pomeriggio
del 9
settembre ’43, nelle acque al largo dell’Isola
dell’Asinara, la precisione delle bombe radiocomandate
tedesche
pose fine alla drammatica vicenda; la Corazzata Roma affondò
in
meno di un’ora, portandosi dietro gran parte
dell’equipaggio, tra cui lo stesso ammiraglio. Riguardo
a questa tragedia, vorrei ricordare un altro cittadino sammargheritese,
Giuseppe Lepori, medaglia d’argento, sopravvissuto ai
drammatici
fatti e che, purtroppo, non è più con noi da
diversi
anni. Come a Cefalonia le colpe del fascismo caddero sugli incolpevoli,
che perirono in combattimento o vennero trucidati nelle rappresaglie
naziste.
Cito una
significativa parte del discorso che il
nostro
Presidente Giorgio Napolitano pronunciò a Cefalonia, proprio
un
25 Aprile, nel 2007: E' la Festa di tutti gli
italiani.
“E proprio
perché il 25
aprile sia
riconosciuto e sentito come Festa di tutti gli italiani, è
importante dare il giusto posto - nella memoria storica e nella
coscienza comune - alle diverse tappe e alle molteplici componenti del
processo di maturazione e di lotta che sfociò nell'approdo
glorioso di una liberazione piena del nostro paese e del nostro popolo.
Accanto al decisivo apporto delle formazioni partigiane, fu altamente
significativo e obbiettivamente importante il contributo sia dei
militari chiamati a repentine, durissime prove all'indomani
dell'armistizio dell'8 settembre 1943, sia degli ufficiali e dei
soldati che si unirono ai partigiani rafforzandone la capacità
di combattimento, sia delle nuove forze armate che si raccolsero nel
Corpo Italiano di Liberazione.”
I militari
di stanza a Cefalonia e Corfù,
dopo
l’8 settembre ’43 furono chiamati alla durissima
prova di
cui parlava il nostro Presidente. Abbandonati a loro stessi, senza
guida di fronte alla reazione tedesca, Il 14 settembre ‘43,
la
Divisione Acqui fu posta dal suo comandante, il generale Antonio
Gandin, di fronte a una scelta: combattere a fianco dei tedeschi oppure
cedere loro le armi, o, ancora, tenere le armi e combattere. I militari
italiani scelsero quest'ultima. Quindi "Si combatte contro i tedeschi",
si legge in una lettera scritta da un soldato alla famiglia.
Come disse
l’allora presidente della
Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi, nel suo discorso a Cefalonia nel 2001: “La
loro
scelta consapevole fu il primo atto della Resistenza, di un'Italia
libera dal fascismo.”
All'annuncio
che la Divisione Acqui non avrebbe ceduto
le
armi seguì l'ordine tedesco di agire con durezza nei
confronti
degli italiani "traditori", di effettuare esecuzioni di massa, insomma
fu scatenata una rappresaglia di dimensioni eccezionali. Cefalonia
racchiude e anticipa l'intera stagione della Resistenza contro il
nazismo: dal rifiuto della collaborazione con i tedeschi alla lotta
partigiana, alla ricostituzione dell'Esercito italiano che
affiancherà gli Alleati. Purtroppo altri massacri per
rappresaglia devasteranno l'Italia: Fosse Ardeatine, Marzabotto,
Sant'Anna di Stazzema, solo per
ricordarne alcuni. Il
sacrificio estremo di uomini coraggiosi e popolazioni che parteciparono
alla lotta. Infatti non furono soltanto le armate alleate, con
l'apporto in combattimento dell'Esercito Italiano, a liberare, a prezzo
di gravi perdite, l'Italia tutta. Alla propria liberazione diede un
contributo determinante il popolo italiano stesso: in primo luogo, con
l'opera tenace ed eroica delle formazioni partigiane costituitesi nelle
campagne, nelle montagne, nelle città d'Italia. Quel 25
aprile
1945, all'indomani dell'ordine dell'insurrezione generale delle forze
della Resistenza dato dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta
Italia, molte città del Nord, grandi e piccole, vennero
liberate
dai partigiani, prima dell'arrivo delle forze alleate. Riporto
un
comunicato radio di Paolo Emilio Taviani, allora membro del Comitato di
Liberazione Nazionale genovese, emesso poche ore dopo l’atto
di
resa firmato dal generale tedesco Meinhold:
"Popolo
genovese esulta. L'insurrezione, la tua
insurrezione, è vinta. Per la prima volta nel corso di
questa
guerra, un corpo d'esercito agguerrito e ancora bene armato si
è
arreso dinanzi a un popolo. Genova è libera".
Gli
italiani, che pagarono il prezzo pesantissimo del
riscatto morale e civile, si sacrificarono per realizzare istituzioni
libere e democratiche, capaci di assicurare una lunga stagione di pace
alle nuove generazioni. Un esempio che abbiamo il dovere di tramandare
e insegnare ai giovani, con tutti i mezzi, a partire dalle scuole,
affinché questi avvenimenti tragici non siano più
dimenticati e non debbano più ripetersi.
Vorrei
concludere citando una frase di Italo Calvino, tratta dal suo primo
romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno”, ambientato
in
Liguria all'epoca della Resistenza partigiana, di cui egli fece
parte.ï‚·
« Forse non farò cose importanti, ma la storia
è
fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari
prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di
morire
e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri
che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla
storia di domani del genere umano. ».
Viva la
Resistenza.
Viva la
Repubblica.
Viva l'Italia libera e unita.
|
Conferenza
presso l ‘ I.S.I.S. di Grosseto
Grosseto:
Il giorno 20 Aprile alle ore 8:30 presso l ‘ I.S.I.S. di
Grosseto
(Cittadella dello Studente) , si è tenuta la conferenza
sulla
Divisione Acqui, alla quale hanno partecipato gli studenti delle quinte
superiori del complesso didattico, per un totale di circa 150
studenti.L’accoglienza ,presso l’ Istituto ,della
rappresentanza della nostra Sezione composta dal Reduce Cav. Libero
Cosci e da Valerio Mariotti, è stata molto
calorosa. Il
Prof. Claudio Venturi ha dato il TUTTI IN PIEDI prima di dare la parola
al Preside dell’ Istituto per le presentazioni. Dopo aver
introdotto l’argomento della conferenza e le
finalità
della Associazione Nazionale Divisione Acqui, è stato
lanciato
il film ONORA IL PADRE. Tutti in piedi per il Reduce Libero Cosci. Alto
è stato il livello di attenzione da parte degli insegnanti e
degli studenti,e interessanti sono state le domande a riguardo dei
fatti di Cefalonia e Corfu’ alla fine del filmato. Il nostro
Reduce è stato ascoltato con interesse e commozione ed un
lungo
applauso lo ha accompagnato durante la sua esposizione dei fatti.
Interessante anche l’ intervento del Sig. Francesco
Piersimoni,
che ha dato lettura di alcune lettere inviate dal fronte russo da parte
dello Zio Autello Piersimoni disperso con la Divisione Ravenna sulla
linea del Don.Francesco Piersimoni legge alcune lettere dello zio
disperso in Russia con la Divisione Ravenna.Dopo il breve ma intenso
intervento di Francesco, abbiamo ripreso con gli argomenti relativi
alla Divisione Acqui, e bello è stato quando un gruppo di
ragazzi che non avevano potuto partecipare per intero alla conferenza
ed alla visione del filmato hanno chiesto un breve riepilogo da parte
di Libero Cosci. Un ringraziamento particolare all’ amico
Claudio
Venturi, professore dell’ ISIS e collega della Croce Rossa,
il
quale per il secondo anno consecutivo ha permesso a noi della
Associazione, di poter divulgare a tantissimi giovani le gesta della
nostra Divisione. Grazie perché vedere una platea
così
attenta dà fiducia, dà forza ed incentiva il
nostro
“lavoro” affinchè il male ricevuto dai
nostri
soldati non venga mai dimenticato, la memoria la memoria la
memoria……e questi ragazzi, questi giovani
studenti, siamo
convinti che saranno andati a casa con il cuore gonfio di commozione,
ma consapevoli di avere una grande fortuna, un grande
privilegio…LA LIBERTA’. ( Valerio Mariotti)
|
Associazione
Mediterraneo
Argostoli
Carissimi
amici,
Domenica 2 giugno alle
10:00, in occasione della Festa della Repubblica (italiana), una
delegazione
della Camera del Lavoro di Avellino (che vi ricordo ha finanziato il
nostro Itinerario
della Memoria) sarà al Monumento per una Cerimonia
commemorativa e poi alla
nostra mostra.
In
allegato la locandina
che ci hanno inviato per la manifestazione di domenica.
Spero
di vedervi al
Monumento e poi alla mostra, almeno i soci e gli amici che al momento
sono a Cefalonia.
Un
caro saluto
Bruna
De Paula
|
Acqui
Padova e Venezia – Iniziative
Le
sezioni
dell’Associazione di Padova e Venezia hanno realizzato un
programma di iniziative per i 70 anni dall’eccidio della
Divisione Acqui, collegando idealmente la liberazione
nell’aprile
1945 alla Scelta dei soldati, primo atto della Resistenza e della
Rifondazione della patria nel settembre 1943.
Il programma è
iniziato con i Convegni del
10 aprile
a Venezia e del 18 a Padova, dove, presso il Comune, è stata
anche presentata la mostra nazionale a cui sono stati aggiunti
pannelli, elaborati per l’occasione, relativi a reduci e
caduti
di Padova e alla storia del monumento situato in un giardino, ora
intitolato alla Divisione Acqui. Del recupero di questa memoria,
particolarmente significativa per Padova, e del restauro del monumento
e dell’area va ringraziato il Settore Verde del Comune di
Padova
e in particolare l’arch. Saveria Prai per la grande
sensibilità e professionalità. Il 27 settembre si
concluderanno le celebrazioni con un Convegno presso la sala del
Consiglio comunale di Venezia, particolarmente centrato sul rapporto
tra la Storia e la Memoria dell’eccidio di Cefalonia e
Corfù. Hanno dato il patrocinio all’intero
programma la
Regione Veneto, il MIUR, mentre al Convegno di Padova
l’Istituto
padovano per la storia della Resistenza e alle iniziative di Venezia il
Centro tedesco di Studi veneziani. A Venezia, il primo convegno
–organizzato assieme all’IVESER e
all’ANPI- è
stato rivolto in modo specifico a docenti e studenti degli Istituti
superiori con lo scopo di offrire il quadro storico, in cui si
è
svolta la vicenda dell’Acqui, dall’occupazione
italiana dei
Balcani e della Grecia all’8 settembre del ’43. Il
direttore dell’IVESER Marco Borghi ha coordinato il confronto
tra
gli studiosi. L’assessore all’Istruzione, Andrea
Ferrazzi,
ha ribadito l’impegno del Comune di Venezia a diffondere
nelle
scuole la conoscenza del significato ancora attuale della scelta
dell’Acqui e a assumere istituzionalmente
l’iniziativa di
settembre. La presidente nazionale Graziella Bettini ha indicato
l’importanza dell’azione
dell’Associazione, per
mantenere viva in tutti questi anni la memoria degli eventi di
Cefalonia e Corfù, per riconoscere e ricostruire
verità e
giustizia alla deci-sione dei soldati e alle sofferenze dei reduci e
delle famiglie dei caduti, non momenti individuali e privati
ma
fondativi della nostra Italia. Nuovi sono stati i problemi approfonditi
dai contributi della prof.ssa Maria Teresa Giusti
dell’Università di Chieti Pescara, sugli studi in
atto
relativi ai soldati italiani – e in particolare quelli di
Cefalonia- dopo l’8 settembre prigionieri dei tedeschi e poi
dei
russi, e dalla ricercatrice IVESER Lisa Bregantin
sull’occupazione italiana in Grecia e sui conflitti tra
comandi
tedeschi e italiani ben prima dell’8 settembre. Una ricerca
che
ha rivelato l’eccidio poco noto perpetuato
nell’isola di
Kos è stata illustrata dalla prof.ssa Isabella Insolvibile
dell’Univeristà di Napoli. Su questo episodio
è
intervenuto anche il presidente dell’Associazione dei
familiari
ora costituita. Il prof. Nicola La Banca
dell’Università
di Siena ha svolto un approfondimento critico sui modi in cui
è
stato ricordata, studiata e divulgata la memoria della Divisione Acqui.
Ha chiuso i lavori il prof Girogio Rochat
dell’Università
di Torino affermando che i soldati della Acqui, pur stanchi della
guerra e delle condizioni di vita, abbandonati dal re e dal governo
italiano, hanno fatto fino in fondo il loro dovere dando
l’esempio di dignità e di onore. A Padova hanno
portato il
saluto l’Assessore al Verde Andrea Micalizzi, il dirigente
del
MIUR Stefano Quaglia, il colonnello Tommaso Capasso,
Comandante
del 33° Reggimento artiglieria terrestre
“Acqui”, di
stanza ora all’Aquila, presente con una rappresentanza, e il
Generale Enrico Pino, Comandante Militare Esercito Veneto. Ha
partecipato anche l’Associazione degli Alpini di Padova con
una
rappresentanza che ha dato ulteriore solennità
all’iniziativa svolta presso la sede del Comune di Padova,
che ha
organizzato il Convegno assieme alla sezione di Padova e Venezia e il
Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi internazionale
dell’Università di Padova che ha curato la parte
scientifica. Il Direttore di que-sto Dipartimento ha presieduto e
coordinato il Convegno. La presidente nazionale
dell’Associazione
Divisione Acqui, Graziella Bettini, ha illustrato ed esaminato i fatti
del settembre ’43 e il significato della scelta e del
sacrificio
dei soldati sia per la lotta al nazifascismo e per la Resistenza sia
oggi, in particolare per i giovani. Quest’ultimo tema
è
stato ripreso dalla Presidente di Padova, Carlotta Tognato, che ha
parlato della risposta molto positiva da parte studenti negli incontri
realizzati in molte scuole di Padova e del momento molto toccante del
rientro delle salme a Bari nel 1953. Anche attraverso la rassegna di
ricerche recenti, un esame critico del dibattito sulla memoria
dell’eccidio in Italia, in Germania e in Grecia è
stato
presentato, rispettivamente, dal prof. Filippo Focardi
dell’Università di Padova, dal prof. Lutz
Klinkhammer,
dell’Istituto Storico Germanico di Roma e dal prof.
Paolo
Fonzi dell’Università di Napoli. La
figlia del Ten
Col. Giovanni Battista Fioretti ha illu-strato le motivazione della
richiesta di rinvio a giudizio di un militare che ha partecipato
all’uccisione degli ufficiali alla Casetta rossa come
richiesta
di verità e giustizia, di “perdono
responsabile” e
non certamente di vendetta. Il Procuratore Militare Capo di Roma, dott.
Marco de Polis, ha infine esaminato la questione giuridica, dal
ritrovamento dell’”armadio della
vergogna” agli
ultimi processi. All’incontro a cui hanno partecipato anche
docenti e studenti, è continuato nel pomeriggio con la
visita
alla mostra e con la presentazione di un power point sulla storia,
dalla vita nelle isole prima dell’8 settembre, alla strage
fino
ai processi e di un video con interviste che intende restituire la
memoria e il dolore ancora attuale dei reduci e dei familiari dei
caduti. La sezione di Padova – Venezia ha prodotto
del
materiale in ricordo delle celebrazioni e delle iniziative per i 70
anni dall’eccidio di Cefalonia e Corfù: una
cartolina e un
segnalibro con la riproduzione della fotografia del rientro delle salme
a Bari nel 1953. Cartoline e segnalibro vengono distribuiti nei
Convegni e nei numerosi incontri che stiamo realizzando su invito delle
scuole.
In
questi incontri presentiamo due strumenti
didattici: un
power point che illustra la storia della “Scelta della
Acqui” dalla vita nelle isole prima dell’8
settembre, alla
strage fino al processo in corso; un video con interviste ad un reduce
e ad alcuni familiari dei caduti.
Chi
è interessato ad avere questo materiale
può chiederlo a Carlo Bolpin – cell 3355274322
–carlo.bolpin@alice.it (Carlo Bolpin)
|
Il lungo ritorno da Cefalonia
Il
giorno 18 aprile 2013 alle ore 18.30 presso l'aula
magna
dell'Istituto
Tecnico " G.Segato" Piazza Piloni - Belluno
avrà
luogo la presentazione del volume " IL LUNGO RITORNO DA CEFALONIA "
di Salvatore Porelli; la presentazione del volume,edito dall'Istituto
Bellunese
di Ricerche Sociali e Culturali "sarà curata dal Dr.
Giuseppe Sorge,autore
della prefazione e dell'ambientazione storica.
Salvatore
Porelli, appartenente alla Divisione Acqui
di
stanza a Corfù,s opravissuto alla strage, deportato nei
campi di concentramento
prima dei tedeschi e poi dei russi, ritornò in Italia a
Belmonte Calabro il 5
settembre 1945, ed è l'autore del libro testimonianza;
è morto a Belluno il 12
febbraio 2005.
Sarà
particolarmente gradita la
partecipazione di membri
e di rappresentanti dell'Associazione; si prega a tal fine di
pubblicizzare
l'evento.
Il
volume riporta il diario scritto da
Salvatore
Porelli, il quale, partito il 18 Luglio 1945 dal campo di
prigionia di Taskent in Uzbekistan, dopo essere stato in quelli di
Minsk e Tambov, tra grandi peripezie è arrivato al Brennero
il 1
Settembre dello stesso anno. Il diario riporta all’attenzione
della nostra gente il dramma dei soldati della Divisione Acqui morti a
Cefalonia o dispersi nei vari campi di concentramento.
Tra
i superstiti i Bellunesi potranno ricordare
proprio Salvatore Porelli, il quale si è stabilito a Belluno
nel 1949 e ivi costruisce la sua famiglia, lavorando come applicato
di Pubblica Sicurezza in servizio alla Prefettura di Belluno.
E’ stato insignito della Medaglia d’Oro ed
è morto a Belluno nel 2005. Il volume parla anche delle
vicende di Porelli come soldato, sia in Albania, che in Grecia.
Particolari molto tristi vengono narrati proprio riguardo al soggiorno
a Cefalonia e sul viaggio di trasferimento verso il campo di
concentramento e l’incontro “abbraccio”
con i liberatori russi. Il libro è in vendita nelle
principali librerie e presso la sede dell'Istituto Bellunese di
Ricerche al prezzo di Euro 10,00 la copia.
Cordiali
saluti
Belluno,3
aprile 2013
I
familiari di Salvatore Porelli
(Francesco Sorrentino)
|
Intitolata
a Don Mario Trapani la piazza Spaldapolvere
Paceco
(TP) 22/03/2013. Un sacerdote ma anche un eroe, protagonista di una
delle pagine
più intense della Seconda Guerra Mondiale. Questo
è stato
don Mario Trapani, Cappellano Militare di Marina Argostoli e arciprete
di Paceco morto nel 1971, a cui l’amministrazione comunale
guidata da Biagio Martorana ha deciso di intitolare il piazzale
Spaldapolvere. La cerimonia di intitolazione domenica prossima alle ore
17. Monsignor Mario Trapani, definito dal capitano Giovan Battista
Orombello, comandante della compagnia Carabinieri di Cefalonia,
“apostolo di fede, di carità e di
patriottismo”,
partecipò, infatti, attivamente a scrivere una delle pagine
più eroiche della storia italiana quando era cappellano
militare
nella isola Ionica di Cefalonia. In quella occasione
gli
Italiani registrarono migliaia di vittime. Don Mario Trapani fu fatto
prigioniero dei Tedeschi il 24 settembre 1943 e, quindi, trasferito nei
campi di concentramento in Germania. L’Italia lo
insignì
delle decorazioni militari e dell’encomio solenne
perché
“nella gloriosa e tragica vicenda di Cefalonia, quale
componente
la difesa militare marittima dell’isola agli ordini del
capitano
di fregata Mastrangelo, medaglia d’oro al valore militare,
rifiutava la resa offerta dal nemico e affrontava
l’avversario in
aspri combattimenti. Tornato a Paceco, dove era nato, ha educato alla
religione ed alla vita intere generazioni di cittadini. (Paceco - Cultura &
Società - Salvatore Morselli)
|
|
25/26
Gennaio 2013
Ci
scrive la signora Barbara Trevisan , figlia del reduce del
33° reggimento Artiglieria Divisione Acqui a
Corfù, Marino Trevisan
per comunicarci che il 25 ed il 26 gennaio p.v., a Scandicci
promuoverà la manifestazione: CAMPIONI DELLA MEMORIA (come
da
volantino sottostante).
Accogliamo
e pubblichiamo
volentieri la sua richiesta e scopriamo che un'altro reduce purtroppo
ci ha lasciati il 12 settembre 2012.
L'associazione
porgendo le
più sentite condoglianze alla signora Barbara si complimenta
per
questa bellissima iniziativa da lei curata.
la
ringrazia inoltre per questo
riassunto sul vissuto militare del papà, il quale ci
dà
la possibilità di una maggiore conoscenza di questo caro
reduce
della Divisione Acqui.
Salve,
le mando un breve resoconto:
nel
1942 il papà parte da Trieste e arriva a Glorenza (Bz) con
la
certezza di essere mandato in Russia, invece il 33° artiglieria
divisione Aqui da montagana è destinata alla campagna di
Grecia.
Da Bari raggiungono Benitza e quindi Corfù dove
hanno il
compito di presidiare la Fortezza. Dopo l'8 settembre si presenta il
capo dei partigiani greci Papaspiro che voleva la consegna delle armi e
la collaborazione degli italiani. Le armi non vengono consegnate e gli
italiani combattono i tedeschi a fianco dei greci. All'inizio i
tedeschi sembrano soccombere, vengono fatti 450 prigionieri e mandati
in Italia, ma con il bombardamento dell' isola da parte degli Stukas
tedeschi gli italiani sono costretti alla resa e fatti prigionieri. Il
papà è con un gruppo di 60/70 soldati che vengono
portati
in una radura con le mitragliatrici pronte per la fucilazione, si
presenta un ufficiale delle SS che chiede se fra gli italiani
c'è qualcuno che parla tedesco. Si fa avanti il sottotenente
Onder, al quale l'ufficiale tedesco dice "Troppi morti in questa isola
niente massacri e fucilazioni, tutti in germania a lavorare".
Dopo
un lungo viaggio (Albania, Jugoslavia, Ungheria, Austria) arrivano in
Germania a Luddisburg (in quel campo c'erano 20/30 mila italiani) dove
si presentano degli ufficiali italinai che chiedevano l'adesione alla
repubblica di Salò con la divisione Monterosa, il
papà
rifiuta e stringe amicizia con Giovanni Amidei (sarà il suo
testimone di nozze).
Lavora
prima in una fabbrica a Gunelssei am Neckar e poi alla Knorr ad
Heilbronn am Neckar (dove incontrerà la mamma). Dopo un
grosso
bombardamento (4 dicembre 1944) la fabbrica subisce gravi danni, ma la
produzione doveva continuare. Il papà insieme ad un prete
polacco e sotto il controllo di un SS doveva scongelare i tubi con un
catino con dentro il carbone. Le esalazioni lo hanno fatto ammalare e
per una quindicina di giorni e stato in condizioni disperate aiutato
solo dai compagni e dalla mamma. A fine febbraio ha ripreso a lavorare.
Il
29 aprile 1945 il campo viene liberato dagli americani che concedono 15
giorni di libertà, successivente vengono radunati nel campo
di
raccolta di Wensberg dove il 27 maggio i miei genitori si sposano, i
compagni di prigionia da due monete forgereanno le fedi matrimoniali.
Dalla Germania ritornano direttamente in Italia e (mi sono informata
con mia sorella) in Polonia, non senza difficoltà per il
periodo
storico, si recheranno nel 1950.
Questa
è la storia dei miei genitori. Il papà non
conosceva di
persona Pampaloni subito dopo la morte ha conosciuto la moglie la
sig.ra Giorgina con la quale era in contatto. Nel periodo della guerra
ha conosciuto invece, Amos Pampaloni, con il quale ogni volta che
veniva a Firenze da me, si incontrava e per lunghi anni hanno mantenuto
una fitta corrispondenza. Il fratello di mio padre, inoltre,
è
stato deportato a Dachau (detenuto politico), quindi a Leonberg e a
Natzweiler dove ha trovato la morte. Le allego alla presente l'invito
per la mostra che ho curato in occasione della giornata della Memoria
2013 e che dedico ai miei genitori. La saluto
Barbara
Trevisan
|
|
Milano
31 ottobre 2012
Mercoledi
31 ottobre 2012 ore 10:00 Cimitero Maggiore di Milano-Campo della
Gloria.
Come
da tradizione l'ANDA Milano
in accordo con le Associazioni Combattentistiche,della Resistenza e
degli ex Combattenti, promuove la commemorazione per onorare coloro che
si sono sacrificati per la Patria,tra cui anche la nostra divisione
"Acqui" a Cefalonia e Corfù nel tragico settembre 1943.
Saranno
presenti autorità civili, militari e religiose. La sezione
ANDA
Milano sarà presente con il Vice Presidente, Ilario Nadal e
il
labaro. Comunico inoltre che ci siamo già
accordati con il
comune di Segrate, (Assessorato alla Cultura) per il prossimo maggio
2013 in occasione del 70° anniversario una mostra itinerante,
convegno, e la presentazione del volume di Nicola e Costantino Ruscigno
"Patria senza Stato" (Ilario Nadal)
|
Bologna 28 ottobre 2012
Ricorre
quest’anno il 69°
anniversario dell’Eccidio della Divisione Acqui nelle isole
ionie di Cefalonia
e Corfù avvenuto nel triste settembre 1943.
La
nostra sezione ricorderà i
nostri caduti domenica 28 ottobre 2012,
Il programma della manifestazione
sarà il seguente:
a) Ore
9,00 ritrovo davanti alla lapide dell’ ingresso di Sala Borsa
in piazza Nettuno
(si prega di essere puntuali)
b) Ore
9,20 deposizione della corona davanti alla lapide di sala Borsa
c) Ore
9,30 deposizione della corona in via Caduti di Cefalonia e conseguente
raccoglimento.
d) Ore
10,00 SS. Messa nella Basilica di San Petronio dedicata ai nostri
caduti..
e) Ore
11,00 Riunione annuale .nella sede Aned in via Pignattari 1
f) Ore
12,30 per chi volesse partecipare, pranzo al ristorante La Mela in
piazza
dell’orologio.
Per
il pranzo si prega di dare
conferma entro e non oltre il 15 ottobre.
|
|
|
La memoria nel cuore
Come
nasce un’idea: sono diversi anni ormai che, sia con i viaggi
della Memoria organizzati dalla nostra associazione e sia
personalmente, mi reco in pellegrinaggio nelle isole di Cefalonia e
Corfù, andando a visitare con tanta emozione quei luoghi che
videro il sacrificio dei nostri soldati in quel tragico settembre 1943.
Le isole Jonie furono teatro di eventi disumani verso migliaia di
nostri ragazzi che, privi di ordini e completamente abbandonati dalle
istituzioni, si trovarono a dover compiere il primo atto di resi-stenza
armata contro i Tedeschi. Sopraffatti dalla superiorità
bellica
tedesca, i soldati della Acqui furono barbaramente trucidati contri
tutti i Diritti Internazionali Umanitari e contro tutte le con-venzioni
vigenti nei riguardi dei prigionieri di guerra.
Perché
la”Memoria nel cuore”: lo scopo di questa
iniziativa, nata
dal consiglio direttivo della nostra sezione, è quello di
donare
alle isole di Corfù e Cefalonia una apparecchiatura per la
defibrillazione del cuore, intendendo ricambiare in un modo
completamente diverso ma estremamente efficace, l’aiuto che
la
popolazione delle due isole offrì a molti nostri soldati,
che
proprio grazie a quell’aiuto riuscirono a tornare a casa. Gli
abitanti di Cefalonia e Corfù, infatti, misero a rischio la
propria vita offrendo rifugio offrendo rifugio e cure agli sbandati che
durante i rastrellamenti si trovarono in una vera caccia
all’uomo
da parte dei Tedeschi. E’ proprio grazie a questi
sopravissuti
che si è a cono-scenza dei fatti accaduti. Siamo prossimi al
70° anniversario di quei tragici fatti ed è per
questo che
l’idea ha preso volto. “La memoria nel
Cuore”
è un modo assai significativo per dire grazie a quella
meravigliosa gente.
L’assistenza
sanitaria sulle isole Jonie: la vastità delle
isole della
Grecia rende l’assistenza sani-taria in ambito di soccorso
per
pazienti colpiti da arresto cardiaco, insufficiente a soddisfare le
esi-genze. A Corfù esiste un ospedale ben organizzato ma
è l’unico sull’isola e comunque non
attrezzato per
pazienti con problemi cardiaci. A Cefalonia la situazione è
simile, la presidente della associazione Italo Greca, Mediterraneo, in
qualità di medico ci ha confermato l’esistenza di
un solo
defibrillatore situato all’ospedale di Argostoli.
Conclusioni:
noi
pensiamo con questo progetto, di poter lasciare un segno indelebile nel
tempo, un piccolo gesto, segno di gratitudine e fratellanza tra i due
popoli. Ogni volta che attraverso questo dono verrà salvata
una
vita, sarà come se venisse ricordato il sacrificio dei
ragazzi
della “Acqui” e i valori che ci hanno insegnato.
Definizione
del
progetto: acquisto di 1 o due defibrillatori semiautomatici portatili
(DAE) modello Life Line, destinati ai comuni di Cefalonia e
Corfù ed agli addetti o responsabili
dell’emergenza.
Per
gli utilizzatori,
personale della scrivente Associazione si renderà
disponibile ad
effettuare corsi di formazione all’utilizzo
dell’apparecchiatura. La scrivente sezione dispone di
istruttori
Formatori C.R.I. in ambito B.L.S.D. (basic life support defibrillation)
che formeranno personale destinato all’utilizzo in loco. La
formazione avverrà in lingua italiana con interprete
disponibile
su entrambe le isole. Non ci saranno oneri per la formazione.
(Valerio Mariotti Sezione di Firenze)
|
|
|
In occasione della ricorrenza del
25 aprile 2012
Festa della Liberazione
Comune di Spinea
in collaborazione con
Anpi Spinea Iveser
Associazione Nazionale Divisione Acqui
Dal
21 al 29 aprile si
terrà la seguente manifestazione:
Mostra
storico/documentaria I giorni di Cefalonia e Corfù. La
scelta
della Divisione Acqui e la resistenza dei militari al nazismo a cura
dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui, sezioni di
Bologna,
Ferrara, Venezia, Padova, e dell’Archivio della Comunicazione
del
Comune di Venezia.
Oratorio
Villa Simion; orari: feriali ore 15.30/19.00 - sabato e domenica anche
10.00/12.00 - chiuso mercoledì
La
mostra si compone di due sezioni.
La
prima si avvale di una
cospicua parte di materiali (documenti, lettere, fotografie) curati da
Orazio Pavignani, presidente della Sezione di Bologna e Ferrara
dell’Associazione nazionale superstiti, reduci e famiglie
caduti
Divisione Acqui, che riguardano le vicende del nostro esercito a
Cefalonia e Corfù, dal momento dell’occupazione al
tragico
epilogo seguito all'8 settembre del 1943, che vide morire oltre 9.000
soldati italiani, consentendo così un importante
inquadramento
storico e geografico che aiuta a ricomporre i contorni complessivi di
quei fatti.
La
seconda sezione
dell’esposizione a cura dell’Associazione Nazionale
Divisione Acqui, sezioni di Venezia e Padova, e dell’Archivio
della Comunicazione del Comune di Venezia,
riproduce invece
alcuni documenti originali (fotografie, lettere e diari) forniti da
associazioni, reduci o familiari di combattenti a Cefalonia e
Corfù, residenti nella provincia di Venezia, che ci
consentono
di ricostruire la vita quotidiana di alcuni militari veneti
sull’isola ionica prima e dopo il settembre 1943.
23
aprile ore
16.30 - Oratorio Villa Simion - Inaugurazione della mostra I giorni di
Cefalonia e Corfù. La scelta della Divisione Acqui e la
resistenza dei militari al nazismo;
ore
17.30 - Sala Consiliare del Municipio del Comune di Spinea - Incontro
sul tema Da Cefalonia al 25 Aprile - Saluti
dell’Amministrazione
comunale; relatori: Marco Borghi (Direttore Iveser); Carlo Bolpin
(Associazione Nazionale Divisione Acqui); Mario Bonifacio (Anpi
provinciale); ANPI Spinea
11
- 19 - 27 aprile
Itinerari
della memoria dei luoghi della Resistenza - Visite guidate a cura
dell’Iveser, vedi itinerario e proposta (riservata
alle classi delle scuole medie che hanno aderito al progetto)
24
aprile ore 9.30
Itinerario
della memoria dei luoghi della Resistenza - Visita guidata a cura
dell’Iveser
|
REPLICA
SPETTACOLO NOSTOS AL TEATRO LE SERRE
DI GRUGLIASCO
PER CHI NON CI
HA MAI VISTO,
PER CHI NON E' RIUSCITO A VENIRE ALLA PRIMA,
PER CHI VUOLE RIVEDERCI,
SI REPLICA, VI ASPETTIAMO!
NOSTOS
Ritorno
da
Cefalonia
Spettacolo
teatrale tratto da
"Memorie
di Cefalonia, la guerra volutamente dimenticata e il Martirio della
Divisione Acqui"
di
Giuseppe Benincasa
A
cura di Francesco Licata e Mauro Liberto
con:
Chiara Giovara, Marco Perazzolo, Alessia Ciavarino, Diana Libergoliza,
Luca Martino,
Bruno
Pantano, Corrado Rubino, Piero Scibetta, Luca Sparacello, Marco
Stefano, Natale Verbaro.
Musiche
di:
Laura
Evangelista, Donatella Gugliermetti, Bruno Pantano, Michele Partipilo
Francesco
Partipilo, Carmelo Verbano
Scritto
e diretta da:
Fabio
Scibetta
VI ASPETTIAMO
SABATO
28 APRILE 2012
TEATRO
LE SERRE DI GRUGLIASCO
VIA
TIZIANO LANZA, 21
GRUGLIASCO
(TO)
ORE
21:00
INGRESSO
GRATUITO
|
Comune
di Spinea
in collaborazione con
Anpi Spinea
Iveser
Associazione Nazionale Divisione Acqui
25 aprile 2012
Festa della Liberazione
Dal
21 al 29 aprile
Mostra
storico/documentaria I giorni di Cefalonia e
Corfù. La scelta della Divisione Acqui e la
resistenza dei militari al nazismo a
cura dell’Associazione
Nazionale Divisione Acqui, sezioni di Bologna, Ferrara, Venezia,
Padova, e
dell’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia.
Oratorio
Villa Simion; orari: feriali ore 15.30/19.00 - sabato e domenica anche
10.00/12.00 - chiuso mercoledì
La
mostra si compone di due sezioni.
La prima si avvale di una cospicua parte di materiali (documenti,
lettere,
fotografie) curati da Orazio Pavignani, presidente della Sezione di
Bologna e
Ferrara dell’Associazione nazionale superstiti, reduci e
famiglie caduti
Divisione Acqui, che riguardano le vicende del nostro esercito a
Cefalonia e
Corfù, dal momento dell’occupazione al tragico
epilogo seguito all'8 settembre
del 1943, che vide morire oltre 9.000 soldati italiani, consentendo
così un
importante inquadramento storico e geografico che aiuta a ricomporre i
contorni
complessivi di quei fatti.
La seconda sezione dell’esposizione a cura
dell’Associazione Nazionale
Divisione Acqui, sezioni di Venezia e Padova, e dell’Archivio
della
Comunicazione del Comune di Venezia, riproduce
invece alcuni
documenti originali (fotografie, lettere e diari) forniti da
associazioni,
reduci o familiari di combattenti a Cefalonia e Corfù,
residenti nella
provincia di Venezia, che ci consentono di ricostruire la vita
quotidiana di
alcuni militari veneti sull’isola ionica prima e dopo il
settembre 1943.
23 aprile
ore
16.30 - Oratorio Villa Simion - Inaugurazione della mostra I
giorni di
Cefalonia e Corfù. La scelta della Divisione Acqui e la
resistenza dei militari
al nazismo;
ore 17.30 - Sala Consiliare del Municipio del Comune di Spinea -
Incontro sul
tema Da Cefalonia al 25 Aprile - Saluti
dell’Amministrazione comunale;
relatori: Marco Borghi (Direttore Iveser); Carlo Bolpin (Associazione
Nazionale
Divisione Acqui); Mario Bonifacio (Anpi provinciale); ANPI Spinea
11 - 19 - 27 aprile
Itinerari
della memoria dei luoghi della Resistenza - Visite guidate a cura
dell’Iveser, vedi
itinerario e proposta
(riservata
alle classi delle scuole medie che hanno aderito al progetto)
24 aprile ore 9.30
Itinerario
della memoria dei luoghi della Resistenza - Visita guidata a cura
dell’Iveser
Nell'
Ambito delle celebrazioni per il 150° Anniversario
dell'Unità d'Italia
presentata
dall'Associazione "Smemoranda-Sulmona"e corredata da ulteriori
materiali forniti dal 33° Reggimento Artiglieria "Acqui"
nella Cappella del Corpo di Cristo (palazzo SS. Annunziata)
sarà esposta
la
mostra storico fotografica curata da Orazio Pavignani: "La Scelta della
Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943"
In occasione della celebrazione, a cura della locale Sezione
dell'Associazione del Fante, sarà intitolata una strada
cittadina ai "Martiri di Cefalonia Divisione Acqui"
|
Trento
Presso la sala di Rappresentanza della
Regione Trentino - Alto Adige
in piazza Dante 16 a Trento
lunedì 10 ottobre alle ore 19,00
Si terrà l'inaugurazione della mostra storico fotografica
"La scelta della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel
settembre 1943"
Curata da Orazio Pavignani, presidente della Sezione di Bologna, Modena
e Ferrara
della Associazione Nazionale Divisione Acqui.
Interverranno
per l'occasione: Marco Depaoli, Vicepresidente Consiglio Regionale,
Giuseppe Ferrandi, Fondazione Museo Storico del Trentino, Gustavo
Corni, prof. di Lettere e Filosofia. Università degli studi
di
Trento, Giuseppe Dalpiaz, Presidente sezione Trento e Bolzano
dell'Associazione nazionale Divisione Acqui.
Interverrà poi il Coro Monte Calisio di Montevaccino.
La mostra rimarrà
aperta
dall'11 al 21 ottobre
con orario dalle ore 08.00 alle
ore 20.00
chiusa il sabato e la domenica
|
Piombino
Rivellino
Sabato 8 ottobre 2011 alle ore 17,30
In
occasione dell'11° anniversario della "Medaglia d'Oro al Valor
Militare" verrà presentato
il libro curato da Anna
Pasquinucci ed
edito dal Comune di Piombino:
"PER
SEMPRE
"ACQUINO"
un piombinese a Cefalonia nel settembre 1943 - memorie di Mario
Martelli".
Seguiranno
gli interventi di Gianni Anselmi, Sindaco di Piombino, Ovidsio
Dell'Omodarme,
Assessore alla Cultura Comune di Piombino, Graziella
Bettini, presidente
Associazione Nazionale Divisione Acqui, Ivan
Tognarini, Presidente Istituto Storico
della Resistenza in Toscana.
Sarà
presente Mario Martelli, redeuce della Resistenza italiana della
Divisione Acqui a Cefalonia.
Nell'occasione sarà proiettato in anteprima, alla presenza
dell'autore, il cortometraggio
"Ritorno a casa" di Paolo Nepi
Ass. Naz.
Divisione “Acqui”
Sezione
di Cremona “Cav. Bruno
Villa”
68° anniversario del sacrificio della Divisione
“Acqui”
Sabato
1° ottobre 2011
Il
presidente della
sezione arch. Tiziano Zanisi Vi invita alla Celebrazione del ricordo
del sacrificio della Divisione "Acqui" a Cefalonia e Corfù
nel
settembre 1943.
Coincidendo tale occasione con il 150° anniversario
dell'Unità d'Italia, la nostra Associazione ha inteso
onorare i
Caduti ed i superstiti con due distinti appuntamenti e con una mostra,
secondo il seguente programma.
ore 9.00 - Visita in forma privata, ai nostri Caduti al
monumento nel cimitero cittadino;
ore 9,45 - Piazza S. Michele in Cremona -
Celrbrazione
ritrovo delle Autorità, dei Reduci, dei Familiari dei
Caduti,
delle Associazioni d'Arma e della
cittadinanza;
ore 10,00 - Chiesa di san Michele Vetere: Santa Messa a suffragio dei
Caduti e dei Rduci defunti della
Divisione "Acqui";
ore 10,45 - Solenne omaggio ai 174 Caduti Cremonesi della Divisione
"Acqui" nella cripta della chiesa;
ore 11,00 - Auditorium dell'Oratorio di san Michele: assemblea annuale
ordinaria dei Soci con la presenza
della Presidente Nazionale
prof.ssa Graziella Bettini;
ore 16,00 - Salone dei Quadri - Palazzo Comunale di Cremona - Convegno:
saluto del presidente della Sezione
provinciale A.N.D.A. di
Cremona arch. Tiziano Zanisi;
Saluto delle
Autorità;
ore 16,15 - Prof.ssa Graziella Bettini: "Percorso storico della Divisione
"Acqui"";
ore 16,45 - Prof.ssa Carla Nespolo (Presidente dell'Istituto
per
la storia della Resistenza e della società
contemporanea di
Alessandria) : "Militari
e civili nella Resistenza: uniti a difesa dell'Unita d'Italia";
ore 17,15 - Riconoscimento i Reduci della Divisione "Acqui" presenti:
in collaborazione con FIVL
(Federazione Italiana Volontari della Libertà),
consegna
medaglia d'argento e diploma;
ore 17,30 - Sala dei Decurioni Palazzo Comunale di Cremona:
inaugurazione della Mostra Storico Fotografica
"La scelta della Divisione Acqui
a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943". La
stessa rimarrà aperta
sino al 15 ottobre.
|
|
Martedì
27 settembre 2011, ore 11,00
presso
il Monumento dei Martiri di Cefalonia e Corfù
Roma
Eur - Viale Oceania
Cerimonia
Commemorativa dei Caduti di Cefalonia e Corfù
(68°
anniversario)
A
cura dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia
dall'Internamento,
dalla Guerra di Liberazione e loro familiari
L'Associazione
Nazionale Divisione "Acqui" sarà
rappresentata per l'occasione
dal
presidente della sezione provinciale di Roma Dott. Sandro Villani
|
|
CERIMONIA
COMMEMORATIVA
CADUTI DIVISIONE ACQUI
CEFALONIA
E CORFU’ 1943
MONUMENTO
PARCO DIVISIONE
ACQUI
(Via Mons. Marello ang. Via
Ugo Foscolo - vicinanze C.R.I./VV.FF.)
SABATO 24
SETTEMBRE 2011 – ORE 10:00
ASTI
Siete
invitati ad
intervenire alla cerimonia commemorativa del 68° anniversario dell’eccidio
di
Cefalonia che si svolgerà
Sabato 24 settembre 2011
presso il monumento dedicato ai caduti
della
Divisione Acqui – Cefalonia e Corfù 1943 - per
ricordare insieme il martirio dei
soldati italiani che dopo l’8 settembre ’43 diedero
inizio alla Resistenza
opponendosi con le armi all’intimazione di resa dei tedeschi.
Programma
Ore
10:00 Alzabandiera e
deposizione corone ai quali
seguiranno i saluti
di
*
Presidente dell'Associazione Cav. Luigi Maschio
* Presidente dell'ANPI
Battista Bianco
* Sindaco di Asti On.
Prof. Giorgio Galvagno
Ore 10:30 Messa al
Campo officiata da Don Roberto
Gualdoni con benedizione finale in memoria e suffragio dei martiri
caduti della
Divisione Acqui.
Il Presidente
Sezione Piemonte Sud –
Asti
MASCHIO Cav. Luigi
|
Comune
di Montenero
Sabino (RI)
Ricorrenza
del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia
L'amministrazione
Comunale di
Montenero Sabino è lieta di invitarVi alla cerimonia per la
celebrazione del 150° anniversario
dell'Unità
d'Italia che si terrà nel nostro paese il 10
agosto
prossimo.
PROGRAMMA
ore
16.00-18.00: Celebrazione per l'Intitolazione di due piazze del paese,
al Tenente Plinio Petroni, ai Caduti di
Cefalonia ed
ai Caduti per la Patria. La Celebrazione vedrà la presenza
del
Medagliere della
Divisione Acqui e sarà accompagnata dalle note
della "Filarmonica GT. Verdi" di Casaprota.
Ore 18.00-20.00: Lectio
Magistralis " Costruzione dell'Unità d'Italia" tenuta dal
Prof.
Domenico Scacchi, docente
di Storia
Contemporanea all'Università degli Studi "Roma Tre", presso
il
salone del Castello
Orsini di Montenero Sabino.
Ore
20.00:
Inaugurazione
presso le sale del Castello Orsini di Montenero Sabino
a) della Mostra fotografica "La scelta della Divisione Acqui
a
Cefalonia e Corfù nel settembre
1943"curata da Orazio
Pavignani -
Presidente della sezione della Associazione Nazionale
Divisione Acqui di Bologna
Ferrara e Modena;
b) della mostra della collezione di storia postale " La
Divisione Acqui e la posta (1940-
1943)" curata dal Generale Renato Capuano;
c) della mostra di divise storiche del 33°
Reggimento
Artiglieria e del 17°
Reggimento Fanteria della
Divisione Acqui
provenienti dal Museo Storico
presso la
Caserma "Pasquali"
(AQ) e gentilmente
messe a disposizione dal Col. Tommaso Capasso, Comandante
del 33° Reggimento
Artiglieria Terrestre di stanza all'Aquila.
|
L'Itinerario
della Memoria
Si
è svolta, il 13 luglio u.s., la presentazione del libro
scritto
e curato da Bruna
De Paula e Paolo Paoletti "L'Itinerario della Memoria" Guida ai luoghi
delle stragi dei militari italiani a Cefalonia. La manifestazione
svoltasi nella città di Avellino al Circolo della
Stampa in
CorsoVittorio Emanuele ha visto la presenza di ospiti illustri (vedi
locandina),
oltre alla presenza dell'autrice Bruna De Paula
(Associazione
Italo
greca di Cefalonia "Mediterraneo") e dellaricercatrice universitaria
Isabella Insolvibile, nipote del
Sergente Maggiore del 33° Artiglieria Nando
Insolvibile,
che fu fucilato a Cefalonia, la quale ha
prodotto un ottimo ed interessante discorso
ed era accompagnata dal collega ricercatore Mario De Prospo.
|
Cisano
Bergamasco
Mercoledì
8 giugno 2011, presso la Scuola secondaria di primo grado di Cisano
Bergamasco, Bergamo, si terrà un incontro con gli studenti
ai
quali verrà presentato il libro-testimonianza di Roberto
Alborghetti dedicato alla drammatica vicenda di suo papà
Battista, superstite del massacro di Cefalonia (1943).
L’incontro
avviene a pochi giorni dalla comunicazione ufficiale, da parte della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, del conferimento a Battista
Alborghetti della “Medaglia d’Onore”
istituita per i
cittadini italiani, civili e militari, deportati ed internati nei lager
nazisti; Battista venne imprigionato e segregato nel lager di Argostoli
(Cefalonia, Grecia).
|
L’Associazione Nazionale
Divisione Acqui
ha il piacere di
invitare la S.V. alla cerimonia in ricordo del
Centenario
della nascita di
PADRE LUIGI
GHILARDINI
Cappellano
Militare della Divisione “Acqui”
e
consegna della
Medaglia d’Oro al
Valore Militare
Conferita al
Caporal Maggiore BENEDETTO MAFFEIS
alla cittadinanza
di Gazzaniga
MERCOLEDI 01
GIUGNO 2011
La cerimonia avrà luogo presso
le scuole elementari “Padre Luigi
Ghilardini “ di
Gazzaniga
Programma:
Saluto del Sindaco del
Comune di Gazzaniga
- Deposizione corona
d’alloro
Ricordo di Padre Luigi
Ghilardini cappellano militare della
“Divisione Acqui”
Testimonianza del
reduce di guerra Sig. Grassi Giovanni
Accompagna
la cerimonia il gruppo musicale “Musiké”
di Gazzaniga
GIOVEDI 02
GIUGNO 2011
La cerimonia avrà
luogo a Gazzaniga nella chiesa parrocchiale di “S.
Maria Assunta” e presso l’Oratorio “Sacro
Cuore”
Programma:
Ore 10,00
|
- S. Messa -
alla
presenza delle autorità e associazioni con i rispettivi
labari
|
Ore 11,15
|
- Corteo
verso
l’Oratorio “S. Cuore”
|
Ore 11,30
|
-
Inaugurazione mostra fotografica “La scelta della Divisione
Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943”-
|
|
- che
rimarrà
aperta dal 02 al 05 giugno 2011 – dalle ore 14,00 alle ore
18,00 -
Accompagna la
cerimonia la Banda Cittadina di
Gazzaniga.
presso
il cinema
“Continental” - Oratorio Gazzaniga - Apertura: Inno
Nazionale
-
Saluto
del Sindaco del Comune di
Gazzaniga - del colonnello Vezza Lorenzo
-
Ricordo
di Padre Luigi
Ghilardini - Sig. Carminati A.direttore
“Centro Studi V.I.”
-
Consegna
“M.O.V.M. conferita
al cap. magg.
Benedetto Maffeis” alla cittadinanza
di Gazzaniga
Spettacolo
di canti popolari del gruppo
“Donne alla fontana” di S. Brigida
|
|
|
|